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giovedì 30 giugno 2016

Il ritratto del disappunto


Ero comunque più preparato su Bud Spencer che sulla situazione politica turca. Questo tanto per essere onesti fino in fondo al vostro scetticismo nei confronti della società. Mentre il Bambi ormai ne combina una al giorno, ieri ha invitato una sua vecchia fiamma, gli ha cucinato gli spaghetti all’arrabbiata e lei s’è incazzata. Allora vista la sua reazione ha pensato bene di cucinargli subito degli spaghetti alla puttanesca. Lei invece si era incazzata perché lui non si è ricordato che è allergica al peperoncino. So invece qual è il vostro di problema: la fiducia verso un mercato che stenta a decollare. Tanto i DV possono anche comprarci un gran giocatore, ma appena riacquistata una certa fiducia nell'umanità, di sicuro inventano la birra col tè. Voi che sapete anche quanto è scarso Montella, se vi chiedo come mai malgrado la gente non faccia più figli, in spiaggia accanto a me c'è sempre una famiglia con 14 bambini, non è che poi mi parlate della necessità di avere una rosa lunga, vero? Sappiate che la vostra realtà sulla Fiorentina non supererà mai la mia immaginazione. L’idea del giorno invece mi è venuta ieri sera davanti a un bel piatto di minestrone caldo della Rita al quale non ho potuto dire di no perché buonissimo, fa bene, e tutte le verdure sono di stagione, quindi mentre sudavo ho deciso di comprare una di quelle cover impermeabili, così sabato quando vado al mare a salutare la Contessa, apro il blog, butto il telefono in acqua e vi affogo tutti. E se non ce la faccio neanche così, rifiuto l'offerta di vivere con tutto questo scetticismo nei confronti di Cognigni e vado avanti. Ho visto poi che a un certo punto ieri avete abbandonato la prudenza e vi siete spinti oltre lo steccato della flagellazione dovuta allo smarrimento per la perdita di Fazzi e Capezzi, sconfinando così nell’inesplorato mondo dell’ironia nervosa, quando avete pubblicato un certo mio tatuaggio che mi sono fatto spinto dall’entusiasmo per il primo posto. Mi scuso per non avervi risposto in tempo reale come avreste meritato, mi è sembrato più opportuno darvi il giusto risalto regalandovi uno spazio nell’editoriale, e grazie a un tatuatore abusivo di via del Leone che si rifà all’arte antica tanto cara a Firenze, vi mostro una sua opera realizzata proprio per celebrare l’inaspettato primo posto, e commissionata da molti tifosi Viola che avevano infamato la società pensando di avere una squadra di merda, il tatuaggio che è andato in voga tra i più smarriti almeno fino alla partita contro la Lazio (lo stesso periodo in cui io mi tatuavo lo scudetto d’inverno), e che oggi pur facendo bella mostra di se su spalle, cosce e polpacci, ha cambiato il significato che gli aveva dato l'artista, e viene raccontato come immagine dello sconforto per la mancanza di uno sponsor sulla maglia. Comunque il titolo originale dell'opera è “il ritratto del disappunto”.

mercoledì 29 giugno 2016

Non ci sono più le crocerossine di una volta


Il Bambi ha sfruttato la Brexit per ricontattare la Iris e fargli una proposta “Dai, è vero che ci siamo lasciati però possiamo continuare a vederci, e trombare una volta alla settimana". Quando lei gli ha risposto "Ma chi credi di essere?” se ne è uscito con un laconico “l’Inghilterra con l’Unione Europea". Insomma, il Bambi come Cameron che ha confermato di voler lasciare l'Unione Europea ma vorrebbe rimanere trombamici. Eccezionalmente per Bud, ieri e solo ieri, al caffè ho abbinato birra e salsicce, mentre Rete 4 era in lutto e i Bianchi, con una sfilata, hanno reso onore all'uomo che più di tutti gli ha insegnato a risolvere i problemi picchiando la gente. Poi continuate pure a rifarvela con il Sire di Civitanova quando Roy Hodgson è stato l'allenatore più pagato dell'Europeo. Siete peggio di quei pensionati ribelli che bevono poca acqua ed escono nelle ore più calde. Voi che continuate ad alimentare quest’entusiasmo per gli islandesi, così poco produttivo, se non addirittura deleterio, mentre sull’isola non è rimasto nessuno a spaccare la legna. Intanto colgo tutta la vostra ansia che si trasforma in scetticismo per degenerare in odio, perché ancora non c’è stato nessun acquisto, lo so che è dura aspettare per chi definisce la donna un essere magnifico quando decide di dartela. E ad oggi siamo ancora a secco. Tutto e subito insomma, cosa importano i preliminari o meglio ancora il dopo, siamo sempre di corsa, e poi conta la nostra infanzia nella quale siamo cresciuti bruciandoli i sentimenti, quant’era più semplice quando alle elementari i fidanzamenti potevano arrivare a durare addirittura 2 giorni. Altro che gli oltre 10 anni dei Della Valle. Ma anche dopo ce l’abbiamo messa tutta per cercare di essere ragazzi problematici e farsela dare. Oggi siamo rimasti solo degli uomini problematici. Comunque se unite i punti neri della vostra donna ideale esce fuori il nome dello sponsor sulla maglia.

martedì 28 giugno 2016

Un ciao a quel Bambino che è in noi


Francamente non ho capito se Messi lascia la nazionale per la sconfitta o perché gliel'ha consigliato il commercialista. Se poi posso darvi un consiglio disinteressato per affrontare con lo spirito giusto la prossima stagione, vi esorto a lasciarvi andare, già a partire dalle amichevoli estive, gioite insomma, godete anche senza i tre punti in palio, anche se l’avversario è una selezione di mungitori di malga, non trattenetevi pensando a un domani privo di caseina. Non rischiate di sembrare come quelli che prima delle ferie, per non sporcare i vestiti da portarsi via, vanno in giro come dei pescatori di vongole. Intanto tre milioni di Irlandesi firmano per rigiocare il secondo tempo con la Francia.  E poi lasciamoli in pace questi inglesi, sono diventati un ossessione come i Della Valle, anzi, come le finali della Nazionale argentina per Messi, o peggio ancora come Cognigni, che odiamo perché ci ha fregato la roulotte al mare. Basta insomma con lo schema del tifoso Viola single che vede solo coppie felici, e quello del tifoso Viola fidanzato che vede solo single felici. Per cominciare a parlare dell’Italia dico intanto che se lo giri al contrario Thiago Motta è una merendina. Insomma, amatriciana batte paella 2 a 0, con una Spagna brutta almeno quanto Ivana. Per quanto riguarda l’arbitraggio invece, ricordo alla Turchia che se ci tengono ad entrare in Europa iniziassero a mandarci arbitri con madri virtuose. Colonna sonora: Brigitte Bordeaux, Bordeaux, Brigitte Bordeaux, Bordeaux. Come scusante per la squadra di del Bosque c’è da dire che la Spagna è debilitata da anni di balli latini, e poi che non è solo il momento di Conte, anche il Bambi è in auge perché sfrutta l’entusiasmo per l’Italia prendendo appuntamenti su appuntamenti con le mogli di quelli che guardano la partita. Domanda finale di natura strettamente  tattica: come si dice viva il parroco in islandese? E poi un saluto dal Cinema Artigianelli “Ma non hai uno scopo nella vita? Fai qualcosa... ruba del bestiame... assalta una diligenza... (Bambino).

lunedì 27 giugno 2016

Metafore e papere


Nel giorno che si dice essere degli Azzurri ricordo che a trionfare in Santa Croce sono stati i Bianchi, ieri invece nessuna sorpresa, con Francia, Germania e Belgio che vanno avanti. Anche se contro la Francia, l’Irlanda era andata in vantaggio grazie a un calcio di rigore per il fallo di mano di Henry del 2009. E poi deportiamo Mal. Tanto ormai l'unica cosa che tiene unita l'Europa è gufare la Francia. A proposito di quanto successo nel vecchio continente, e con la partita degli Azzurri a ridosso, si può dire abbastanza serenamente che l’uscita dell’Inghilterra non avrà conseguenze peggiori di quella di Zenga contro l’Argentina ai mondiali di Italia 90. In merito al caldo torrido sono tra quelli che non si lamentano affatto, anzi, ieri quando la Rita mi ha chiesto se volevo andare a fare il bagno con lei, le ho detto di no perché dovevo recuperare quasi un mese di culi non visti per il brutto tempo. “Magari dopo”, e l’ho ringraziata per il pensiero. In spiaggia si vede proprio che le nuove generazioni crescono bene, i bambini giocano a fare il cantiere, circondati da adolescenti con le mani dietro la schiena. A differenza vostra che siete ancora a rinfacciare l’acquisto di Benalouane, quando sto male perché ho fatto delle scelte sbagliate, tipo abbandonare la solita meravigliosa frittura di paranza (una certezza) per un moscardino alla Luciana alla fine non esaltante, penso ai dirigenti dell'inter che scambiarono Pirlo per Guglielminpietro. Mentre il Portogallo che arriva ai quarti senza aver mai vinto nei 90 minuti potrebbe essere una perfetta metafora del governo Renzi.

domenica 26 giugno 2016

Guerra fredda malgrado il caldo


Altro che Chiantishire, dovremo considerare extracomunitario anche Sting. In questi giorni colgo dello scoramento non solo nella City per il probabile esodo dei banchieri, piuttosto quello legato al ristagno di mercato, non abbattetevi, anzi, a volte non resta che reagire sperando a raffica. E se non avete fiducia di Corvino, finché al mondo ci sarà anche solo un Testimone di Geova, le industrie dei citofoni e dei borselli da uomo avranno un futuro di prosperità. Quindi su con la vita anche se la Croazia di Badelj e Kalinic è stata eliminata dal Portogallo. Il problema semmai è l’arrivo dell’alta pressione che crea allarme tra chi produce la liquirizia. Intanto io e Tommaso, sulla scia della Brexit abbiamo fatto un referendum per far uscire il minestrone caldo dalle cene estive della Rita. Da quando hanno fatto chiudere il centro massaggi dove il Bambi andava a farsi curare la schiena, è lì che cerca disperatamente di recuperare certi rapporti con le ex attraverso i social, e fa delle figure di merda che metà bastano. Ieri in preda a determinate carenze affettive, mi ha raccontato di aver scritto un messaggio ad una con la quale è uscito per un periodo (attirato dalla sua nuova immagine del profilo). Il problema è che non gli ha scritto solo che sentiva la sua mancanza, ma che gli mancavano pure i suoi pompini. Quando poi lei gli ha fatto presente di non aver mai fatto pompini, allora per uscire in qualche modo da una situazione di evidente imbarazzo, gli ha ribadito di sentire la sua mancanza e quella dei pompini più in generale. Se poi credete che per non pensare allo stallo di mercato, invogliati dal caldo torrido, la cosa migliore sia quella di andare al mare, vi faccio presente che ogni giorno un dirigente Anas si sveglia, guarda il meteo e la viabilità, e se ci sono 40° e molto traffico bloccherà una corsia per lavori. Parlavamo dello stallo, dell’inerzia, del ristagno di mercato che provoca circospezione diffusa, vi vedo che siete intenti a fare finta di nulla, ma prontissimi a sferrare il primo attacco della stagione alla società nel caso di un’operazione di mercato non del tutto condivisa. La situazione potrebbe somigliare a quando nel vassoio rimane l'ultimo bignè di Giorgio e si instaura un clima diplomatico da guerra fredda su chi deve prenderlo.

sabato 25 giugno 2016

Santo Spirito regna


Grazie a Cognigni prima, Baiesi dopo per il marketing, con la Brexit possiamo aggiungere al nostro CV anche “esperti di politica estera”. Mi sembra che i mercati l'abbiano presa bene, dai, un po’ come la Fiesole per Benalouane, o gli Azzurri che hanno perso la finale per mezza caccia. Mi dispiace solo per il Molise che è già uscito dall'Italia ma non se n'è accorto nessuno. Io di politica non ci capisco niente, quindi ho il diritto di parlarne, del resto anche in Fiorentina non c’è un solo uomo di calcio e continuiamo ad arrivare davanti a società di espertoni. Il Bambi che è sempre in polemica con qualcuno, mi ha chiesto quando votiamo per entrare nell’Inghilterra. Così come il Marasma si è rammaricato con uno dei suoi famosi striscioni contro la proprietà, affisso nella notte sui cancelli dello stadio, società a loro dire incapace di esonerare anche solo Angeloni, peccato, perché la Fiesole avrebbe voluto che fossimo stati noi a mandare fuori l’Inghilterra a calci in culo. Poi una comunicazione di servizio: la tramvia non è esente dal subire la forza d'inerzia, quindi ci si deve reggere altrimenti si casca addosso agli altri. Adesso il rischio più grosso è quello di avvistare un barcone di migranti inglesi diretto in Europa, fra loro un'anziana in verde evidenziatore e cappellino di merda. Comunque per Renzi non cambia niente, non sapeva l'inglese prima e non lo sa adesso. Un pensiero va anche agli studenti che stanno affrontando la maturità, mi raccomando. perché poi il tema sul PIL sarà sfruttato dal Governo per attingere consigli più sensati in materia economica. E mentre in Santo Spirito si festeggia la vittoria dei Bianchi, Baiesi smentisce tutti i suoi detrattori con un’idea imprenditoriale geniale: un club di scambisti per single dove si potrà accedere solo con la tessera “Viola IN”, e soprattutto dove  ci si potranno scambiare i regali delle ex.


venerdì 24 giugno 2016

Chi va Thiago va sano e va all'ottavo


Le critiche a Bernardeschi dopo la sconfitta contro l’Irlanda non tengono conto della lucidità delle sue dichiarazioni, unico che ha ammesso di non aver giocato una bella partita, ma in compenso più che perdere non poteva fare una cosa più di sinistra di così. D’altra parte esistono gli uomini come Vardy e quelli come Miralem Pjanic. Studio Aperto, intanto, visto che non ha niente da ridire contro Cognigni, a proposito di Brexit consiglia all'Inghilterra di non uscire dall'Europa nelle ore più calde, bere molta acqua e mangiare tanta frutta (ma perché l'Inghilterra vuole uscire dall'Europa proprio adesso che è agli ottavi con l'Islanda?). Poi mi sono ritrovato a cantare “io penso positivo perché son Schwazer perché son Schwazer”. E so  già che dopo la maglia senza sponsor, la primavera troppo piovosa, il pomello del cambio in alluminio con l’auto sotto il sole non vi metterà di buon umore. Questione di battaglie da vincere, io non sono certo un pacifista, anche se non attacco i Della Valle, pure io però ho le mie, e tra tutte le battaglie che nella vita ho dovuto combattere non posso dimenticare quella per infilare il guanto della verdura alla Coop. Oppure, ieri 35 gradi e panino con la porchetta a Roma, di fatto tradendo la poppa e il lampredotto in un colpo solo. E nessuno mi toglie dalla mente che Italia Irlanda sia finita a tarallucci e Guinnes. E poi, con la cucina di merda che hanno gli inglesi, è l'Europa che dovrebbe decidere se l'Inghilterra può restare. Non voglio neanche dire che Thiago Motta debba ricorrere a sostanze proibite come Schwazer, ma almeno un sorso di Red Bull. Buon San Giovanni a tutti.

giovedì 23 giugno 2016

Flop Ibra


Per ovviare alle carenze di tifoso che mi contraddistinguono da sempre, e soprattutto da voi che invece sapete tutto di tattica, economia, marketing (io so solo che in Fiorentina il marketing non funziona più da quando c’è Baiesi, sono finiti i tempi di Cecchi Gori in cui certe nuove idee tipo inzuppare la pizza nel caffellatte fioccavano giornalmente), albo d’oro, voi che insomma siete multitasking, per ovviare, oggi ho indossato un gilet da pescatore. Lo sapete vero come funziona l’autofinanziamento? Che sia Ilicic, Badelj, Babacar o Alonso, dovranno essere come quelli che scendono dell'autobus e attraversano passando dal davanti, pedine sacrificabili per l'evoluzione del genere umano. Per il resto non so se perché sono il tipico italiano che pensa sempre alla solita cosa, ma anche per voi la maglia della Spagna è macchiata di pizza? Intanto No all’olio di palma e si a quello di girasole, mentre il tabellone dice che a destra come sempre i ricchi e a sinistra i povery. E così, agli ottavi abbiamo beccato la Spagna, ai quarti ci toccherà la Germania, in semifinale il Brasile del '70, ed eventualmente in finale gli All Blacks. Il problema dell’Italia agli Europei non è tanto di qualità dell’organico, anche se l’Italia 2 (molto brutta) perde dall’Irlanda con il solito Brady che fece vincere lo scudetto alla Juve nell’82 grazie a un rigore, il problema è che Fassino è fiducioso. Arriva finalmente anche la risposta di Renzi alla disfatta dei ballottaggi facendo presente che gli svedesi sono affranti perché non sanno che farsene di tutto quel welfare se poi non accedono agli ottavi.

mercoledì 22 giugno 2016

Non c'è solstizio senza chinotto



Non accontentiamoci di prendere atto dello zero nella casella trofei vinti dai Della Valle, dobbiamo puntare a realizzare che le risate registrate di Paperissima appartengono a gente morta da dieci anni. Comunque parlare di mercato qua sul blog mi dà lo stesso piacere perverso di quando facevo ascoltare i Genesis alla nonna Zaira. La nostra storia di tifosi è sempre stata una lotta tra la realtà frustrante del bacino d’utenza, e la voglia di essere protagonisti ancora di un nuovo Rinascimento. Un po’ come la sottile differenza che c’è tra la terza gamba e il ventunesimo dito. Di bello c’è che almeno le partite dell’Europeo servono a farti cambiare idea sul calcio, ti aiutano ad essere meno prevenuti, e dopo aver visto le tifose albanesi sugli spalti, ora ci provo con tutte quelle che chiamano a casa. Kalinic in gol di tacco (esterno?) e la Spagna lunedì agli ottavi sono i risultati di ieri. Poi posso anche essere d’accordo con quelli che l’ultima Coppa Italia s’è vinta con Cecchi Gori, che non abbiamo uno sponsor sulla maglia, o che i panda sono in via d’estinzione come le bandiere nel calcio. Ma non vedo nessuno striscione del Marasma sul fatto che il chinotto è sempre più difficile da trovare. Se non siete preoccupati è perché siete dei tifosi scontati, gente da spuma bionda, capaci di dire solo che non si vincerà mai niente, tifosi dal pensiero ricorrente, al massimo da aranciata, come quando vedete due anziani mano nella mano e pensate subito alla bellezza dell’amore che dura una vita. Poi invece si sono rimorchiati da cinque minuti. A questo punto mi interessa di più che arrivi il caldo che non il primo acquisto, in modo che le donne possano mostrare finalmente le poppe. Che arrivi l’estate per scacciare dalla mente l’assenza dall’ultima vittoria ormai conquistata quasi 20 anni fa, piuttosto, che fino a 20 anni fa nessuno sapeva cosa fosse il glutine e adesso siam rimasti in 12 a poter mangiare la carbonara. E come se non bastasse, dopo le amministrative sento puzza di 80 euro in arrivo, altro che difensore. Ieri a pranzo, un panino col lampredotto al volo, e poi non c’ho visto più dalla fame.

martedì 21 giugno 2016

Nel PD stanno tutti bestemmiando PD


La sconfitta di Renzi (tipo quella della Russia contro il Galles) a queste elezioni fa sembrare Caporetto uno dei 14 zero a zero di questi Europei (si è aggiunto anche Slovacchia-Inghilterra). E poi non potete rifarvela con Cognigni anche se il Polase non funziona. Le rose, no gli ombrelli, anzi no le rose, contrordine: gli ombrelli, ora svelti di nuovo le rose. Evidentemente, peggio di certi extracomunitari danneggiati dalla tropicalizzazione del clima stanno solo i tifosi Viola durante il calciomercato. Se Renzi dice che il voto amministrativo è locale, mentre Fassino sostiene che sul voto pesano le vicende nazionali, fate attenzione a non cadere in un equivoco, no, non è un editoriale di Bucchioni. Quello che però gli è rimasto ancora da fare a Renzi, è di promulgare il decreto che sposti la capitale in San Frediano. E quando dissentite così in continuazione, ho come il sospetto che il vostro non sia un attacco alla società, ma piuttosto un attacco di dissenteria. Nel tragitto da casa al lavoro, ieri, ho visto uno che aveva l’atteggiamento tipico di quello che sparisce con la scusa di dirigersi verso il primo tabaccaio utile. L’ho seguito per un po’ con lo sguardo nel tentativo di farmi venire in mente chi fosse, poi una volta comprate le sigarette mi è venuto in mente. Era il PD. Chiudo questo editoriale sottolineando  l’importanza del “Se”. E penso a quanto potevamo aver vinto a quest’ora se non ci fossero stati i Della Valle. Così come Thiago Motta sarebbe il calciatore più forte del mondo se proibissero il pressing. Intanto accontentiamoci della nuova geniale pubblicità della Tampax, uomini che non si limitano a spiegare, come fanno i tifosi a Firenze, solo come si fa a vincere  (e che ne ripercorro la storia attraverso le divise), ma anche come si inserisce un assorbente interno.

lunedì 20 giugno 2016

Ricicli di San Frediano



Non capisco perché smettete di essere critici non appena si finisce di parlare di Cogngni, è grave quando si smette di esserlo così all’improvviso, e quindi tutti in fila sull'Iseo anziché dire che i ponti li costruiamo dall'età del bronzo. Insomma, il senso è quello che ci sentiamo tutti in forma fino a quando non dobbiamo spingere dritto il carrello al supermercato. E della serie come cambiano i tempi, mentre voi rimarcate, da Firenze a Vimercate, la mancanza di uno sponsor sulla maglia che vi permetta di dare poi di braccini ai DV perché tanto non la spenderebbero mai quella entrata, io preferisco ricordare che tra i primi combustibili, la scienza ricorda il sugo di mia nonna Zaira. Così oleoso che era buono anche per fare la miscela (5%) al Benelli 125 2C (uno dei primi esempi di riciclo, mentre la più estrosa è stata una ex del Bambi, la Fiorella, quando si vestiva per andare a messa in Santo Spirito). E poi basta criticare sempre, mi sembrate il povero Pileggi, il medico che avevo da ragazzo, quando in qualsiasi periodo dell'anno mi ammalavo, la risposta era sempre la stessa: c'è un brutto virus in giro. A parte essere bello, giovane, ricco e bravo a giocare a calcio, poi un giorno mi spiegherete cosa vi ha fatto Cristiano Ronaldo. Spero che da ieri i tifosi non soffrano di più per la mancanza di un sponsor sulla maglia, dopo aver guardato con una certa invidia l’ufficio marketing del GP dell’Azerbaian capace di farlo registrare in Europa. E mentre nel giorno del ballottaggi spiccava l’affluenza per quello di Roma, a Fregene infatti non c’era un metro libero sulla spiaggia, i pentastellati della Sammontana si aggiudicavano Roma e Torino. Svizzera-Francia è stato il 13° 0 a 0 su 26 partite e l’Albania ha battuto 1 a 0 la Romania. Per una volta voglio chiudere con l’inno: “Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, ma anche no!



domenica 19 giugno 2016

C'è speranza oltre il fair play finanziario



Adesso dimostriamo agli svedesi che noi non siamo come loro che ci accordiamo per un pareggio, e facciamo vincere l'Irlanda. Poi è successa una cosa che dimostra che c’è ancora speranza oltre il fair play finanziario (vedi foto), ho visto un auto con una bella impronta di pallone sul lunotto. È la prova che esistono ancora ragazzini che sanno come divertirsi. A proposito di ragazzini, ma anche di ragazzoni, Ibra che fa finta di aver sbagliato sapendo di essere in fuorigioco è come quel compagno di calcetto che fa una stronzata e finge di farsi male. Intanto il Bambi potrebbe essere coinvolto dalla sua massaggiatrice in una brutta storia di evasione fiscale, dopo che la Guardia di Finanza ha fatto un controllo sulla sua attività. Vogliono sapere a cosa servono le ginocchiere visto che ha dichiarato di non fare pallavolo. Riassunto della giornata di ieri: il Belgio vince 3 a 0, Cristiano Ronaldo sbaglia un rigore e il Portogallo non va oltre lo 0 a 0 contro l’Austria, e comunque fare la formazione dell'Islanda è facile. Basta convocare tutti gli abitanti. Poi non è vero che mi trattengo solo con voi quando vorrei mandarvi affanculo e non lo faccio, ieri sono passato davanti a una di quelle chiese dove lasciano le porte aperte per cercare di coinvolgerti mentre c’è la messa. Che voglia di entrare, correre lungo la navata e dare il cinque a tutti quelli che recitano il Padre Nostro con le mani alzate. Sempre rimanendo in tema, ieri sul lago d'Iseo è stata inaugurata la passerella di Christo, non siete quindi solo voi ad avere qualche dubbio sui DV, insomma, si sussurrava da millenni che c'era il trucco.

sabato 18 giugno 2016

L'insostenibile leggerezza del centrocampo



Prima di analizzare la partita della Nazionale vorrei farvi presente che invece di confidare nel CDA dovete confidare nell’arrivo del caldo per mangiare meno. E a proposito di quanto dicevo ieri, il Bambi quest’anno dovrebbe finalmente riuscire a vincere il premio Strega per tutte le volte che è rimasto bloccato con la schiena. Mentre è ormai chiaro che la primavera fa parte dei furbi del cartellino. Leggendo qua e là i vostri commenti mi sembra incredibile come vi risulti ostica la materia calcio, quando le partite sono dei libri aperti, basta leggerle: Kroos crossa al centro dove c'è Khedira che tira. Poi quando vi fate tutti quei film su Cognigni, Baiesi e Angeloni compratevi almeno i pop corn, spilorci, altro che braccini. L’inguardabile primo tempo di Italia-Svezia è trascorso aspettando invano un'invasione di campo delle tifose svedesi nude. Non ho difficoltà ad ammettere che conoscevo solo Ibrahimovic, ma sono quasi certo che una volta uno dei difensori mi ha aiutato a montare la poltrona Söderhamn. Intanto Chiellini andava su Ibrahimovic per la teoria dei nasi comunicanti. Insomma, penso che si sarebbe rotto i coglioni anche Ingmar Bergman. Alla fine è stato giusto un minuto di silenzio per tutti quelli che si sono presi il giorno di ferie per vedere il primo tempo. E mentre noi credevamo di essere tanto spiritosi, in Svezia, durante la partita, c’erano quelli che facevano battute sul Mercatone Uno. Poi il gol del peggiore in campo ha costretto l'inviato della Gazzetta che aveva già dato 4 a trasformarlo in un 7. Cioè, Eder è riuscito a dribblarne quattro andando dritto. Adesso sarebbe giusto restituire tutte le matite che abbiamo rubato all’Ikea. L’importante a questo punto è rimanere umili, perché se loro avessero avuto Eder e noi Ibrahimovic avrebbero vinto loro. La partita spiegata in due diverse fasi di gioco:  Ibra recupera e passa a Ibra che crossa per Ibra ma anticipa Ibra e spedisce la palla addosso a Ibra che tira, riparte Eder che è riuscito a segnare contro 21 giocatori. Morale della favola: abbiamo sprecato diverse occasioni, ad esempio potevamo andare dal vinaino.

venerdì 17 giugno 2016

Se tra Fiorentina ed Europei prima o poi indovinate un pronostico, ricordatevi che una rondine non fa primavera


Il Bambi è un periodo che soffre di mal di schiena forte, e malgrado non trovi nessun sollievo continua ad andare sempre dalla solita massaggiatrice. Se ancora insiste forse è solo perché gli fa anche i pompini. Da quando poi è diventato un salutista rigoroso devo stare attento anche a scegliere le metafore più centrifugate per fargli capire qual è il rischio di buttarsi in una storia torbida di sesso orale che non porta nessun beneficio alla sua schiena. E nemmeno lo sponsor sulla maglia. Così lo ammonisco dicendogli “tanto va la gatta al lardo che gli s'alza il colesterolo”. Mentre a voi dico, sempre se siete davvero amanti del calcio come sostenete con così tanta tracotanza, che anche i tifosi devono preparare le partite per migliorarne la comprensione e magari indovinare anche qualche pronosticuccio (capisco perché la primavera tarda ad arrivare). Così prima di Germania - Polonia mi sono visto “Fuga per la vittoria”. E prima ancora avevo comprato il Giornale con in allegato il carro armato della Wehrmacht che ho finito di montare nel tardo pomeriggio. Non so se funziona così anche per alcuni di voi, ma si dice in San Frediano che se pensate a qualcuno tutta la notte, quando la mattina vi alzate per andare a lavoro bestemmiate tutti i santi (tranne Prandelli naturalmente) perché non avete dormito. E sospetto che quel qualcuno sia lo stesso che è stato sminuito nelle sue movenze da una ragazza in Svizzera l'altro giorno. Intanto si è rischiata la Brexit dopo il primo tempo contro il Galles, Inghilterra infatti più vicina ad uscire dall'Euro. Come dicevo, in Svizzera ho discusso con una ragazza che fa nuoto sincronizzato a buoni livelli, sosteneva che è uno sport nel quale l’uomo non è affatto portato. Poi è passata una ragazza con un culo come la Hunziker ai tempi della pubblicità di “Roberta”, e così un gruppo di uomini fuori da un bar si è girato a guardarlo con una coordinazione che nemmeno la nazionale di nuoto sincronizzato. Evidentemente non siete solo voi ad infamare l’uomo Cognigni.

giovedì 16 giugno 2016

Quella regola su chi va in porta vale soprattutto per Neto


Il dato più importante emerso dall’Europeo fino ad oggi, non è che per una volta l’hanno rubata agli albanesi, ma che in Islanda sono così pochi che vale ancora la regola che in porta ci va il più coglione. A voi invece non mi resta che dire di smetterla di chiedere solo acquisti e sempre acquisti, mi sembrate quelle che son femministe fino a quando non arriva il conto del ristorante. E non capisco nemmeno di cosa vi lamentate, magari esaltate Christo perché ha realizzato un'opera che consente di camminare sull'acqua, quando avete Cognigni che è capace di trasformare l'acqua in vino. E poi sull’Armo in questi giorni non è possibile solo camminare sull’acqua, ma anche cenare. A questo punto non so se sia più difficile trovare qualcosa di buono in voi o un carrello della spesa senza i guanti della frutta abbandonati dentro. Torno dalla Svizzera con un buon contratto, ma anche con una domanda che tocca la mia coscienza ecologica, vorrei sapere se quel viscido di Blatter va nell'umido. Lo dico perché sono molto attento alla raccolta differenziata, dovete sapere che quando ho la carta per la casa da buttare, ma il cestino è troppo lontano, mi ci pulisco la bocca per buttarlo nell’organico che è a portata di mano. Rientro, e siccome pensate sempre e solo al Sire di Civitanova, alla fine alimentando anche le stragi di Orlando, stamani presto un pensiero va invece a Silvio, che sarà per i soldi, sarà per l’origine animale della sua nuova valvola, ma per me somiglia sempre più a un salvadanaio. E a proposito di quella valvola, voi che sapete sempre tutto, sapete anche dov’è Sandro Bondi?

mercoledì 15 giugno 2016

...malgrado il contratto firmato, le ferie, il lato B



Se non li vince il Brasile 'sti Europei li possiamo vincere anche noi alla fine. Insomma, la Nazionale batte il Belgio e Antonio Conte sanguina, si grida al miracolo, ma la Chiesa è scettica come la Curva Fiesole. Mentre Brosio, invece, già venera l’ex allenatore della Juve. Ma la cosa che più mi ha dato fastidio, dopo gli striscioni del Marasma, sono stati i caroselli di auto, mi sono sembrati perlomeno prematuri, visto che lo dovevano operare il giorno dopo. Per il resto comincio a capirvi un po’ meglio quando leggete i bilanci e vi viene quel desiderio compulsivo di avere un sponsor sulla maglia, perché anche io da quando ho letto l'allegato del Giornale mi è venuto il desiderio di invadere la Polonia. Ma essendo in Svizzera ho ripiegato sul Canton Ticino. A proposito di Cognigni non vi esorto nemmeno a stringere i denti perché magari passa uno che non capisce niente di calcio, e lo scambia per un sorriso. Lo stesso che trattengo io a fatica col contratto firmato in borsa, mi verrebbe voglia di fare come si vede nei film quando uno vince la lotteria, e mandarvi tutti affanculo. Mi trattengo perché non vorrei che l’Ufficio Acquisti ci ripensasse come Milinkovic Savic, e così perdo anche quei pochi che mi seguono oltre a Equitalia. No, non posso stare senza di voi, malgrado il contratto firmato in borsa, le ferie, il lato B. Ho paura, mi viene in mente di quella volta all’Autogrill quando anche il Bambi provò a fare senza. Osò: “un cappuccio senza schiuma”, la risposta però lo riportò alla dura realtà, la stessa di chi ha una maglia senza sponsor: “vuole fare il menù colazione aggiungendo una spremuta senza arancia, e una brioche con la crema, ma senza brioche?”.

martedì 14 giugno 2016

Ad ogni colpo di testa di Fellaini scompariva un pallone

L’Italia vince e Conte ha il ciclo, non solo una vittoria ma una rivalsa  per i nostri minatori, mentre Chiellini è sempre più Squiddi di Spongebob. A Zenga piace HaZZard, chissà cosa ne pensa di Supercar e McGyver. Mentre per tornare alle cose serie, se vi preoccupa tanto il fair play finanziario, pensate a me che dopo la strage di Orlando, quanto preoccupano le interviste a Pecoraro Scanio. Ognuno ha le sue, io trovo incomprensibile anche chi viaggia in autostrada senza Telepass se è per questo, ma non è che vado a scriverlo tutti i giorni sul blog di chi invece ama fare le file. So che con la logica anticognigniana mi risponderete che la prima causa di mortalità nel mondo è la morte. E la seconda è il Viola. Come io quando sostengo che siete prevenuti verso la società, e per questo sempre in ritardo nel godere dei momenti belli, ma mai per combinare qualche minchiata. Siete persone contro, di quelle che vanno a testa bassa, che friggono cotolette a diritto come se non ci fossero spiagge da affrontare. Mi dispiace per voi ma non leggerete mai un editoriale che vi esenti dalle vostre responsabilità tipo: “gentile utente, la informiamo che a causa di evidenti problemi meteorologici, quest'anno la prova costume è rimandata a data da destinarsi”. E se posso darvi un consiglio proprio per la prossima estate vi segnalo i centri termali che sono luoghi di polemica, perfette macchine del fango. Mentre ai nostalgici delle vecchie gestioni societarie, l’idea sarebbe quella di non chiamarlo nemmeno Euro 2016 ma Lire 3.903.520. Poi è inutile che fate finta di non accettare la mancanza di uno sponsor, o una vittoria dell'Italia, tanto non ci crede nessuno, come quando fate capire che può essere strafiga quanto vuole, ma se vi dice che per le 8 è pronta e alle 9 non è ancora scesa, non c'è problema, aspettate anche fino alle 11. E allora già che siete ad aspettare, metteteci insieme anche il tempo che ci vuole per vincere qualcosa. Come vorrei che quest’anno finisse il fenomeno dell’apparizione gioiosa del tifoso occasionale quando perde la Fiorentina, un fenomeno che ricorda molto da vicino quello dei venditori di ombrelli che si formano dal nulla agli angoli delle strade alle prime gocce di pioggia.

lunedì 13 giugno 2016

Le piante carnivore di Miralem


Avevo appena finito di dire che era meglio affezionarsi ad una mignotta che non a un giocatore di calcio, ecco la vicenda Pjanic che se ne è andato alla Juve. E che Miralem fosse uno stronzo nell’ambiente si sapeva già, visto che era solito dare del seitan alle proprie piante carnivore. Intanto ho sentito una voce fuori campo dire che è stato un tempo di merda, così ho risposto che non poteva  piovere per sempre. “Non ci scommetterei”, alla fine è stato quanto mi ha risposto il fine settimana. A prescindere dai rovesci più o meno temporaleschi che ci hanno tropicalizzato anche la pazienza, ieri Carmelo mi ha ricordato voi quando criticate Cognigni a prescindere. Lui è il mio vicino, un siciliano che ogni domenica si sveglia e comincia a soffriggere cipolle, se gli serviranno o no non ha alcuna importanza. Costringendo però la compagna a sciogliere i propri capelli appena lavati sulla corte interna, per evitare che vengano impregnati dal pungente odore di soffritto che invade anche parte di via Maffia. Riguardo all’Europeo, della giornata di ieri segnalo il gol di Nina Modric, mentre per la partita dell’Italia dico solo che l’attacco della Samp, sesta in B nel 2012, se non sbaglio era composto da Eder titolare e Pellè riserva di Pozzi. Tornando invece alla nostra amata Fiorentina, mi dispiace vedere in voi tutto questo rimarcare ossessivo, questa ragioneria dell’essere tifoso Viola che travalica il vero ruolo del supporter per contabilizzare con estrema pignoleria il tempo trascorso dall’ultima vittoria. Mi sbaglierò, ma questa ricerca continua del lieto fine vi ha fatto perdere il piacere di leggere tutta la storia (e anche solo il girone di andata della scorsa stagione). Del resto le cose importanti richiedono tempo, attenzione e tanta pazienza. Per esempio il terzo scudetto. O il ragù di carne.

domenica 12 giugno 2016

Giugno siediti che dobbiamo parlare


Non vi preoccupate, le bugie non sono quelle che ci propinano i Della Valle, la pancia piatta è una bugia che ci propinano i media. Anche se pur di rivivere le emozioni di una vittoria in Coppa Italia so che tornereste al passato, con le donne chiuse in casa a far da mangiare e gli uomini morti di setticemia a 28 anni per una vangata sul piede. Scelta tattica per la prossima stagione? Il segreto sono i tempi di gioco, ve la ricordate la Fiorentina del girone di andata (insomma, quando le vostre certezze erano saltate come Mino Damato sui carboni ardenti), ecco, il segreto quando parla la Rita è azzeccare in tempo: 1, 2, 3 frasi sue, fare sì con la testa, 4, 5, 6 dire "è vero", e via andare. Comunque essere tifosi Viola non è tutto questo male, un po’ come invecchiare, se pensate che quando ero adolescente il blog non c’era, e per ammazzare la noia, eravamo costretti a pomiciare sulle panchine delle Scuderie. A quelli che si domandano cosa faccia Baiesi, perché non si chiedono invece come mai ai Globi d'oro, Nicoletta Braschi ha ritirato il premio alla carriera. Alla carriera di chi? Nel pomeriggio intanto grande partita tra Bianchi e Verdi (8 a 5), peccato solo per la rissa finale, chissà se anche fra gli elefanti c'è il tragico fenomeno dell'invidia della proboscide. Ed ora una prova per capire quanti siete, una volta si chiamava Auditel: alzi una mano chi sta bevendo il caffè. Alzi l'altra chi se l'è rovesciato addosso.

sabato 11 giugno 2016

I soprannomi e altre immense verità



Buona la prima solo se si considera il gran gol di Payet e i cori rumeni: “non c’avete il bidè! Non c’avete il bidè! Non c’avete il bidè! Non c’avete il bidè! Oggi vorrei fare un piccolo esperimento tra i tifosi Viola per capire se oltre a ricordarsi per tutta la vita le operazioni sbagliate da questa società, si ricordano anche quanti minuti va cotto l'uovo per farlo sodo. Fine dell’esperimento. Perché se allarghiamo i nostri orizzonti oltre Benalouane vedremo che dal 2015 in Italia non ci sono state solo le vittime dei Della Valle, e mentre quelle dell'Isis sono state 0, quelle di femminicidio 158. Il Sultanato del terrore si nasconde nelle nostre cucine-tinello. E facciamola finita anche con l’addio non celebrato adeguatamente di Pasqual, non sempre c’è la possibilità di salutare quelli che se ne vanno. Certi congedi sono figli di un Addio minore. Ecchecazzo! Il Corvo farà miracoli? Ricordo che quelli a fare capolino dalle maniche non sono assi ma tranci di schiacciata del Pugi. Il vero miracolo rimane che un tempo non usavamo cinture di sicurezza, casco, seggiolino, mangiavamo il DAS e siamo ancora vivi.  E vi ricordo anche che se prima guardavate con scetticismo la difesa a tre, dopo i 50 anni vi ritroverete al supermercato a guardare con occhi nuovi tutte quelle scatole di tisane. Infine non voglio paragonarmi certo a Cognigni, uno che non sbaglia mai e che quindi ha bisogno di una vita sola, ma a differenza vostra che ne avreste bisogno di 3: una per sbagliare, una per correggere gli errori, e una per sbrogliare le cuffiette. A me ne bastano solo due. Non uso gli auricolari perché non mi piace che quando sto parlando da solo la gente pensi che sia al telefono.

venerdì 10 giugno 2016

La Terra non è tonda



La vicenda Salah ci deve insegnare non tanto a combattere le scritture private, pensate ad un testamento a vostro favore quanto vi farebbe ricredere, ma che è meglio affezionarsi a una mignotta che non a un calciatore. Comunque capisco bene questa necessità di criticare la nostra erba per apprezzare il colore sgargiante di quella del vicino, è un classico dell’umanità. Ho amici che se ne sono andati a vivere in posti come Brasile o Thailandia pur di scappare da Boboli, e oggi postano sui social spaccati di vita noiosa come se fossero ancora a tifare Fiorentina dal Parco delle Cascine. Oggi che non solo iniziano gli europei, ma che è un mondo dove il buongiorno si vede dal temporale che c’è fin dal mattino. Per questo sostengo che la terra è piatta, altrimenti non esisterebbero le pozzanghere. Tutti scappiamo da qualcosa, insomma, quando vado in Maremma non ci vado solo perché l’antico vaso andava salvato. Scappo dalla vostra ritrosia nei confronti della normalità. Io piuttosto che puntare sul calciomercato comincerei a considerare come giorno fortunato quello in cui non si rompe la busta della Coop. Così sarete meno legati al fair play finanziario che tanto non si può aggirare come se fosse una rotonda. Perché alla fine è solo una questione di approccio, provate a guardare la Fiorentina con gli stessi occhi con cui gli anziani guardano un cantiere. A me come tifoso Viola un po’ atipico, da un punto di vista tattico l’unica cosa che veramente m’interesserebbe capire meglio, è se continueremo a giocare con la solita fitta rete di appoggi laterali, perché ad oggi non l’ho ancora ben chiaro, e se Verdini appoggia Renzi, mentre Salvini appoggia Grillo, chi lo appoggia alla Boschi?

giovedì 9 giugno 2016

Stanotte a Firenze



Vi seguo un po’ da lontano in questi giorni e non solo perché sono sulle Alpi Retiche, ma piuttosto perché siete destabilizzati dall’impazzare delle bufale di mercato. Insomma, percepisco una certa tropicalizzazione del vostro umore. Del tipo prima sto bene, poi sto male, poi sto benino, poi sto così così, poi sto malissimo. Poi sto cazzo. Ai ragionieri dell’albo d’oro, quelli cioè che fanno il conto di quanti anni sono che non vinciamo niente, rispondo che nel 1996 Anna Falchi posò per il calendario di Max;  il luglio del 1996 per il "Pecchioli Gomme" di viale Petrarca durò 10 anni. Mentre a quelli che ce l’hanno con Cognigni faccio presente il lato positivo di questo tempo instabile che permette molto più agevolmente di veder passare il cadavere del loro nemico, visto che il fiume è ormai ovunque. Poi in serata è arrivata la sentenza Salah, in tempo per sfruttare tutta la luce delle giornate lunghe e concimare la propria avversione nei confronti della società. Palate di merda insomma finché si vedeva per non tirarsele sui piedi. Per me invece che la Fiorentina ha sempre ragione, la sentenza è ridicola, anzi dico di più, chi ha emesso un tale obbrobrio sono gli stessi che scrivono le porzioni sui pacchi di tortellini. Scusatemi se la penso a senso unico, ma sono un tifoso all'antica, di quelli che è sempre rigore per la Fiorentina e l’arbitro è notoriamente becco, o se preferite, di quelli che vanno ancora a puttane e non a escort. E a proposito dei propri incubi, per me Satana non si nasconde dietro questa proprietà, ma nelle serie TV in cui le donne trombano con il reggiseno addosso. Per ammorbidire certe ossessioni un rimedio temporale c’è, guardate “Stanotte a Firenze”, il programma di Alberto Angela dedicato alla nostra città. Un programma quello di stasera che con l'aiuto della sofisticata tecnologia vi farà dimenticare per un po' la vergogna di essere tifosi Viola, ci racconteranno un capoluogo toscano di notte senza le tradizionali folle di turisti marchigiani, grazie a particolari tecnologie: non solo l’altissima definizione delle immagini, ma anche le riprese fatte con i droni. Al classico racconto in stile documentario si affiancheranno mini fiction e si ricorrerà anche alle tecniche della polizia scientifica, “quasi un moderno CSI ”. Se tra i ritratti del Corridoio Vasariano riaffiorerà improvvisa la vostra ossessione e vi sembrerà di vedere il volto di qualcuno della società, vi assicuro che si tratterà solo di una somiglianza. Tranquilli è stato tutto già verificato.

mercoledì 8 giugno 2016

Il fascino di una (s)volta


L’amore per Corvino è tipico di chi rimpiange il sapore del pane e salame di una (s)volta. Di quando insomma accendevamo lo scaldabagno per farle avere l’acqua calda, in modo che poi potesse lavare i piatti. Ai tempi di De Andrè non c’era l’attenzione maniacale che c’è oggi nella scelta di un’alimentazione adatta per le relazioni ravvicinate, e allora la sentivamo canticchiare “la chiamavano Bocca di Rosa metteva cipolla sopra ogni cosa”, mentre scorreva l’acqua. L’uomo è andato avanti fino a quando la sua evoluzione si è interrotta al buffet, ecco perché si tende ad esaltare Corvino, stanchi degli happy hour e degli allevamenti intensivi, rivogliamo la tenacia che aveva la carne della coscia di pollo, così restia a staccarsi dall'osso, anche se purtroppo non basta più l’artigianato come ai tempi della Fiorentina Yé Yé, così come non esiste una legge che ci restituisca tutte le calorie delle cose che abbiamo mangiato ma che non erano buone come credevamo. Adesso paghiamo il progresso, dove per vincere come minimo ci vogliono i soldi e uno stadio di proprietà, del resto anche i telefoni con la fotocamera integrata sono stati una grande evoluzione per il voto di scambio. Non facciamo confusione quindi tra il realismo e il romanticismo, sennò ci succede come a Conte che chiama Immobile e si gira Thiago Motta. Tra le cose che mi sento di segnalarvi mentre prendete le distanze dalla definizione di “Fiorentina operaia”, e io dagli allevamenti Amadori, è la prossima uscita del numero estivo di Focus coi 10 modi per farla impazzire a letto, io sono ancora fermo al punto uno dell'edizione 2006. Intanto Ghedini ha fatto ricorso sostenendo che quello di Berlusconi è un ricovero ridicolo, e il Codacons si è già mosso per eliminare dalla prossima stagione il cartellino giallo. Superato anche quello perché ormai troppo familiare all’Inter.

martedì 7 giugno 2016

Accenni d'italianizzazione



Per fortuna Cognigni mi ha salvato, alla fine me la sono cavata ascoltando le sue parole di benvenuto al nuovo Direttore Generale. gli unici concetti irrinunciabili, non certo quelli di Pantaleo. Chiaro l’input societario di italianizzare non solo la rosa, cominciando dal nuovo Direttore Sportivo Freitas, fino a Martin Jorgensen, e lo stesso Corvino che se è vero che è italiano, lo è altrettanto che non lo parla. Per combattere invece una certa monotonia dell’offesa, per etichettare il Sire di Civitanova suggerisco stamani dei sinonimi tipo: frocio, checca, busone, finocchio e culattone. Ma anche per combattere la monotonia stessa dei miei editoriali avevo deciso di scrivere una biografia. C’è qualcuno di voi che vuole morire? E così come per la conferenza stampa mi sono interessate solo le parole di Cognigni, delle amministrative mi interessa solo il dato d’affluenza a Napoli (16% degli elettori), perché di positivo c’è stato che sono arrivati tutti su un unico motorino. Altra notizia di giornata, d'ora in poi per "Primavera dell'inter" si intenderanno gli Involtini, e non vi meravigliate se non mi schiero mai contro qualcuno, a me della Fiorentina piace sempre tutto, per esempio sono vegano, vegetariano o carnivoro a seconda di quello che mi va di mangiare. Non pensate che sia un atteggiamento da perdente, non lo sono, sono solo un vincente che non non è mai riuscito a vincere. La mia filosofia è di non far capire quello che penso per evitare i problemi, faccio così anche con la vescica, cerco di non fargli capire che mi sto addormentando. Tanto sono in pochi quelli capaci di smascherare un’autoironia che è solo amarezza vestita da mignotta (per la stagione estiva anche di bianco).

lunedì 6 giugno 2016

Per non essere da meno del Condor saranno tre anche i giorni del Corvo


Oggi il fatto più importante sarà la conferenza stampa di Corvino che durerà tre giorni, già si dice che  neanche nel suo secondo mandato riuscirà a dire no al colesterolo e alle plusvalenze. Mentre ieri  è stato il giorno del ritorno a casa di Argo, il cane dei marò. Giusto in tempo per farsi eleggere sindaco di Roma. Poi a prescindere dalle idee discordanti su Cognigni (rimane comunque lui il candidato numero uno ad occupare il posto vacante de “il più grande” ora che è morto Muhammad Ali), apprezzo comunque molto l’ostinazione con la quale lo combattete, un aspetto che rivela tutta la vostra anzianità, malgrado vi tingiate le basette, condizione nel suo aspetto più positivo naturalmente, anche se non è proprio saggezza, siete comunque determinati ad avversare il Sire di Civitanova, senza vie di mezzo. Come quando non mettete la freccia per niente o la lasciate accesa per due mesi. E visto che a Firenze non c’era da votare, dato che il silenzio elettorale lo romperà abbondantemente Corvino con il suo autoscontro di parole, e dato che il referendum è ancora troppo lontano, ho chiesto intanto alla Rita se per favore poteva gridare "NO NO NO" quando veniva. Nel frattempo va fieramente controcorrente il sindaco di Civitanova, che a differenza dei suoi colleghi siciliani ha autorizzato l’inchino davanti alla casa di Mario Boss per la processione di San Marone. Perché c’è solo da imparare da quell’uomo lì, uno che non si ferma mai, nemmeno davanti alla messa in mora della società da parte di Benalouane, ne davanti alla mancanza dello sponsor sulla maglia o della sentenza Salah. Perché per lui nella vita non importa quante volte cadi, l'importante è provare a fare causa al comune e vedere di beccare qualche soldo da dare a Corvino.

domenica 5 giugno 2016

Il segreto di Ines




Mal tempo e allagamenti in Europa (tranne che a Capalbio e a Civitanova) e a Studio Aperto festeggiavano proprio come voi nel girone di ritorno, quando facevate il trenino ebbri di felicità per spirito di contraddizione, solo perché avevo puntato allo scudetto. Poi è irreale al limite del surreale dare dei braccini ai Della Valle, ma chi l’ha inventata questa allegoria? Come se il T-Rex per via di quegli arti superiori sproporzionatamente corti fosse noto come uno che non offriva mai quando usciva per andare a estinguersi. Siate seri e felici almeno una volta, magari perché Mati Fernandez si è operato di menisco. Adesso sarà possibile affermare finalmente che i nostri dirigenti ci vedono lungo, altro che Benalouane, e gli hanno  rinnovato il contratto anticipando l’infortunio in Nazionale prima di perderlo sano a parametro zero. Notizie non buone invece dal fronte del Bambi e della sua relazione con Ines, una donna che se letta al contrario prometteva bene, ma si era fatto un’idea sbagliata evidentemente. Intanto aveva una taglia in meno di un seno già contenuto, e il push up venne giustificato sostenendo il peso di dover portare un nome che aveva ereditato dalla nonna materna che invece aveva una quarta abbondante. A lui pareva comunque sempre un’altra da quella che poi si è rivelata, malgrado quel segreto custodito in un reggiseno-truffa, e gliel’aveva anche detto che gli piaceva perché era semplice e delicata, apprezzamenti che al contrario la fecero infuriare “semplice lo dici a quella bagascia di tu sorella!”. Il Bambi è figlio unico. Quindi le avvisaglie c’erano state tutte, è stato lui che non le ha volute vedere, idealizzandola a dismisura come succede ancora a molti di voi con Prandelli. Da parte mia ho la coscienza a posto perché glielo feci presente subito che c’era qualcosa di troppo duro nel suo carattere, e che su quegli spigoli ci avrebbe sbattuto i mignoli dei piedi. Erano in via Sant’Agostino quando successe il fattaccio: “e allora, non mi inviti a salire da te?”, una richiesta che lo sorprese, ma ancora niente al confronto di quello che sarebbe accaduto, e così per mascherare un po' la delusione per una che si offriva così da subito mentre lui si era fatto tutta un'altra storia nella sua testa, abbozzò una qualche scusa per non passare da bischero come voi quando parlavate di dismissione: “ah sì sì, è che sono timido, non pensavo che al primo appuntam... “Saliamo cazzo, che devo cagare!”. E' a voi che invece ci vorrebbe una donna così, capireste che è necessaria tanta durezza per fare tornare i conti in casa o in società.

sabato 4 giugno 2016

Istruzioni o metodo intuitivo?


Oggi vi butto in pasto un altro ricordo di quando ero ragazzino, roba che non fa ingrassare, tranquilli, mi è tornato improvvisamente alla mente dopo aver saputo che un beneficiario su otto dovrà restituire gli 80 euro, e sarà scelto giustappunto roteando una bottiglia. Lo facevamo anche noi per strappare un bacio, ma non certo quello di Giuda. Poi vorrei che l’eventuale mancato arrivo di Rui Costa, abbinato al mancato ponte non vi avesse fatto l’effetto di un venerdì che sa di lunedì, di quelli che perdi tutte le certezze acquisite in questa vita. Che l’aria di Capalbio mi faccia bene lo dimostra il fatto che lunedì ho un appuntamento alla Menarini, ho avuto un’idea fantastica come la frittura di ieri sera: gli proporrò di produrre dei presentivi all'aspirina per annullare i mal di testa delle mogli. E tantomeno vorrei essere ripetitivo, in questi giorni dove la macchia mediterranea si ripete ovunque, ma se proprio dovete fare una campagna contro qualcuno, piantate pomodori, zucchine, melanzane e bellissimi cespugli di rose. Mentre per la serie Corvino è stato preso per vendere e fare solo plusvalenze, fateci caso: dopo un film horror il congelatore inizia a fare strani rumori nel cuore della notte? Secondo me lo fa apposta. Per quanto riguarda invece la domanda del secolo, visto che so che non avete il coraggio di pronunciare quella parola dopo ciò che avete detto contro di lui, alla domanda se vorreste davvero mandare via il Sire di Civitanova, invece di un no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no che saprebbe di schiamazzo alle vostre orecchie, muovete pure la testa lateralmente, da una parte all’altra, una decina di volte in modo che non ci siano dubbi. Per quelli che non amano leggere le istruzioni, c’è la foto.

venerdì 3 giugno 2016

E' tornata la Farrow sulle maglie (grande Baiesi)



Dopo una giornata diventata splendida nel pomeriggio, ho dormito d’incanto. L’aria di Capalbio mi fa bene, così tanto che poi sono riuscito a rispettare perfettamente anche i tempi di coppia. La Rita infatti non ama relazionarsi prima del caffellatte, dunque ho atteso che lo bevesse, e solo dopo le ho detto che il latte era scaduto. Firenze intanto si divide anche sul ritorno di Corvino, un classico come lo zuccotto, tra chi è contento perché sostiene che nel settennato il maresciallo di Vernole avesse fatto i miracoli, e chi invece è a pezzi, conscio invece delle tante operazioni fallimentari che ci aspettano. Tra chi sostiene insomma che Firenze non è Lecce, e chi invece che Rui Costa sarebbe l’uomo di calcio tanto invocato, ma siccome è stato tentato da soldi sporchi di mastice e ciauscolo, non va poi così tanto bene nemmeno lui, e allora sarebbe meglio un uomo di calcio che venisse a lavorare gratis. Ma poi se venisse a lavorare solo per amore della maglia vorrebbe dire che non è buono sennò andrebbe a prendere i soldi profumati di tomaie e vingisgrassi. E poi il concetto di “miracolo” ha varie interpretazioni in una città fondamentalmente miscredente, per esempio ci sono donne che ne fanno di portentosi trasformando i sodi di carta in vestiti e scontrini, pur non essendo né Corvino e né Gesù. Personalmente non vedo tutto questo male nel ritorno di Corvino, credo che ci siano molte situazioni peggiori, tipo trovarsi su un treno che porta i ragazzi a Rimini, se non addirittura a Riccione. Il segreto per non rimanerci male se nel frattempo Cognigni continua a esistere, è fare come faccio io con la Rita: quando voglio che faccia qualcosa che voglio fare io devo farle credere che era lei a volerlo fare per prima, come è in effetti. Eppoi il consiglio che mi sento di darvi per vivere un calciomercato più sereno, è quello di non accettare 80 euro dagli sconosciuti.

giovedì 2 giugno 2016

Anche se piove faremo surf lo stesso


A giorni potrete unirvi alla schiera di persone che non capiscono una sega di calcio ma che si infervorano durante gli europei e i mondiali. Dichiaro qui, adesso, che abbiamo una Nazionale così scarsa che se vince l’Europeo faccio i caroselli con la mascherina, quella da film porno per non farsi riconoscere. Intanto per fare contenti i 50 milioni di CT italiani, il Bambi sostiene di aver inventato il primo generatore casuale di convocazioni proprio per la nostra Nazionale, e lo presenterà in pompa magna alla Leopolda, tipo l’inaugurazione del San Gottardo. Comunque vista l'assenza di Montolivo, Thiago Motta sarà costretto a non correre per due. Stiamo andando al mare malgrado la Rita abbia i panni fuori ad asciugare dal 23 aprile. Del resto di giugno mi piace il profumo dei fiori, il mare, il camino acceso, il piumone e le castagne. Un’ottima annata per il muschio insomma. Ma la cosa che mi fa più paura non è il maltempo, dopo la conferma in secondo grado della condanna a Schettino, ho più paura di prendere 16 anni anch’io a forza di fare l’inchino al Sire di Civitanova (ma con tutti i programmi di cronaca nera, perché far decidere la colpevolezza ad un magistrato quando possiamo farlo col televoto). Intanto gli 80 euro erano solo una cauzione.

mercoledì 1 giugno 2016

Con il reggiseno di poi


Per una volta non farò quello alla Carraia, oggi sono in Abruzzo (nella valle del Vomano), ma domani me ne vado in Maremma per il ponte, e prima di andare a Capalbio vorrei affrontare il tema che so starvi più a cuore dopo lo sponsor sulla maglia: le zanzare. La mia è solo una indicazione, che però se utilizzata correttamente, e senza nessun moralismo di sorta, potrebbe aiutarvi ad affrontare meglio la stagione nelle notti insonni, quando cioè l’assenza di notizie buone dal mercato vi terrà con gli occhi sbarrati. Quello che ho premura di farvi sapere,  insomma, prima di andare sulla mia duna preferita, è che per capire se è la zanzara giusta, dovrete verificare se si lega i capelli prima di succhiarvi. Se così non facesse, e quindi sarete costretti a ucciderla, dovrete essere drastici: aspettate che si posi, avvicinatevi e poi “bam!” le parlate dei problemi che avete con Cognigni. Quando penso invece al ritorno di Corvino non so se siete sull’orlo di una crisi di nervi più voi o più le rondini per via di una primavera assente come la società. Magari, già che ci sono, passo anche da Bolgheri, e a proposito di buone annate sono convinto che quella passata sia stata una di quelle migliori per gli psichiatri. Vado. Insomma vado incontro alla poesia delle poppe che iniziano a bruciarsi al primo sole. Quanta qualità. E una delle qualità che ammiro delle donne è proprio quella loro capacità di avere le poppe. Con il reggiseno di poi dico basta, ho deciso: chiedo alla Rita.