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martedì 30 ottobre 2012

Tecnologia nel campo visivo

Nel calcio ci sono tante idee d’azzardo che alla fine formano una grande bisca d’idee, certe strisciano come una biscia, altre sono frutto di una tresca, di una matrioska che serve a nascondere gli scandali dentro a se stessi, ma dalla bisca si staglia, illuminato, il suo esponente più innovativo che è sempre stato Biscardi, il più longevo sostenitore della tecnologia in campo, un autentico Rommel nel deserto della moralità ma non del tartaro, come invece aveva scritto erroneamente Dino Buzzati, perché nel calcio si è contraddistinto sempre e solo chi ha masticato le regole della connivenza e della sudditanza, magari davanti a un fritto di paranza. Biscardi, un’autentica volpe che già ai tempi di Tonino Carino, Bubba, Necco, Ferruccio Gard e Cesare Castellotti era un precursore a tutto tondo, e quindi non solo della moviola, ma anche dell’uso del congiuntivo con il primo algoritmo del rapper, il più colorito uso della lingua italiana e dei capelli, il cui tono caldo della carota è stato poi ripreso dal Mulino Bianco per dare alle Camille l’aria sana dell’ortaggio più comune, un uso sgangherato del congiuntivo quindi, che avrebbe visto poi la sua età dell’oro con l’avvento sulla scena di Corvino. Mentre Della Valle dovrebbe prendere esempio proprio da quella grande schiera d’inviati del Novantesimo Minuto, perché mentre lui non è riuscito a realizzare ne Cittadelle e ne parchi a tema vari, Ferruccio Gard realizzava Gardaland e tra i giocatori Pietro Fanna, l’Aquafan. E in una giornata infernale come quella di domenica, dove le malefatte degli arbitri fanno di Biscardi addirittura il nuovo che avanza, il vero rottamatore della discrezionalità nel calcio, da disinnescare con l’occhio tecnologico che non è quello di Marotta, appare Moggi come un’ulcera duodenale, che a proposito di tecnologia propone con fare mafioso a Della Valle l’arte della conservazione delle intercettazioni, tirate fuori dalla pece della sua reputazione e conservate alla scapece, lui che è il vero Scarfece del calcio, che a differenza di Al Pacino non è imbiancato dalla cocaina ma dalla farina del suo sacco, che ha usato per la frittura delle griglie arbitrali al posto delle triglie. E non è un caso che Lukcy Luciano esca fuori proprio il giorno che si riparla di tecnologia, argomento che viene usato come un defibrillatore dalla famiglia Biscardi per ridare ad Aldo una scossa prima di rimetterlo nella formalina, o come si dice in suo onore, nella formaldaide, perché Moggi, oggi, non vorrebbe più essere costretto a chiudere manualmente gli arbitri nello spogliatoio, ma farlo almeno con un telecomando se non inviando un sms che agisca sull’elettroserratura, così come fa Conte da vero innamorato del calcio che non usa il Ponte dei Sospiri sempre troppo congestionato, ma usa invece il ponte radio per dare indicazioni alla squadra e scansare così le code e aggirare le sentenze. Tecnologia che mortifica anche il povero Marotta, che ha la vista disassata, anche se bisogna dire che per quello che ha combinato alla Fiorentina nell’affare Berbatov, con le successive e reiterate fesserie per giustificarsi, meriterebbe una sassata nel capo, ma noi siamo la società del fair play e alla lapidazione preferiamo sempre la depilazione, vedi Borja Valero, Migliaccio e Olivera, perché Biscardi in preda a un rigurgito di formalina e incurante degli inviati di Striscia sempre a caccia di ciarlatani, si è fatto passare per un luminare in grado di correggere il difetto di Marotta che ha un occhio che rotea normalmente mentre l’altro è fisso sulla linea del fuorigioco di Catania e praticamente sempre al di là o al di qua di dove dovrebbe guardare, insomma, alla fine il piacere che ci ha fatto lui nella vicenda Berbatov evitandoci delle brutte figure, gliel’ha fatto Biscardi impiantandogli un sistema di lettura targhe, nella foto alcuni momenti della messa a punto, in modo da evitargli la brutta figura di scambiare la luce di un top player, per quella degli stop di una Crysler.

153 commenti:

  1. Mondiali 1974, quelli più amati da Deyna: prima Germania, seconda Olanda, terza Polonia. Quali sono le squadre che si ricordano: la Polonia di Deyna e Lato e la grande Olanda. Conta qualcosa la vittoria finale? No, perché di Olanda e Polonia si mettono in evidenza il grande gioco e le innovazioni apportate al calcio. Ecco il motivo per cui la nazionale italiana ed il suo tecnico sono rimaste nella memoria pur perdendo agli ultimi europei (ma in finale!) e Prandelli viene ora inserito in una lista Fifa dei migliori tecnici.

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  2. Anche del Mondiale 1954 si ricorda la grande Ungheria e non la Crucchia dopata in finale.
    Dubito, invece, che in futuro verra' ricordata l'Italia finalista di quest'anno piu' della Spagna che sta dominando da un lustro. La stessa Germania finalista nel 2008 e' caduta (giustamente) nel dimenticatoio.

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  3. Quanto a Prandelli, a parte la finale che ha toppato (ma l'avremmo,perso comunque, magari non in goleada), ha fatto effettivamente un mezzo miracolo a portare una squadra mediocre fino in finale.

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  4. Paragonare l'impatto nel mondo del calcio, e poi nella sua storia, che ebbe quell'Olanda con con quello dell'Italia degli ultimi europei è un reato penale, Ludwig. Prova a chiedere al coraggioso e generoso  AntoineRouge se è disposto ad assumere la tua difesa, eh eh eh.E non mi riferisco solo alla ridimensionante Caporetto, che ha visto l'Italia in finale ridicolizzata dalla maestra Spagna, ma al fatto, appunto,  che Prandelli in Europa non ha fatto scuola ma, al contrario, per combinare qualcosa di buono , è andato a scuola, mettendo in piedi un'imitazione della Spagna, che come spesso capita e come si è visto, non vale l'originale.

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  5. Visto che stai facendo i top 11, Deyna, ti propongo di fare la migliore squadra di ogni decennio a partire dai '70.

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  6. Non ho scritto che l'Italia di oggi equivale all'Olanda del 1974, ho notato che ci sono squadre che si segnalano per gioco e atteggiamento tattico in competizioni internazionali e rimangono nella memoria anche senza vincere. È questo il caso dell'Italia di Prandelli: a certi fiorentini magari ha fatto schifo, molti addetti ai lavori l'hanno apprezzata a livello mondiale. Di qui la nomination. Rinus Michels allenatore del secolo riuscì a portare la sua squadra a due finali mondiali e le perse entrambe. E allora? Dobbiamo considerarlo un fallito per questo?

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  7. La Germania aveva tali grandi calciatori che tutti la ricordano bene, ad ogni modo. Sul piano del gioco la novità della Polonia c'è ma non può essere enfatizzata: consisteva in una maggior copertura di campo degli esterni e, soprattutto, nell'universalità di tutti i centrocampisti. Era un contropiede rivisitato, con maggior aggressività in fase di non possesso e rinuncia a un pensatore immobile pivot. La Juve trapattonesca prese molto di quella squadra, adattando al campionato italiano e al cervello non leonardesco del Trap.

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  8. Quanto a Moggi, anche sposando la versione che è stata accolta di quelle telefonate , che resta, per me,  tutta da dimostrare, è come se Totò Riina, ergendosi a uomo di giustizia, dicesse ad uno, che lui obbligò a pagare il pizzo,  di smetterla di sparlare della mafia.
    p.s. Siete del boccaloni, Moggi  non ha e non può avere lui, alcuna telefonata nuova, ha provato, a quanto pare senza riuscirci,  a sollevare il classico polverone legato all'esistenza di quelle note,  che sono state giudicate e stra-giudicate,  e per le quali la Fiorentina ed i DV hanno pagato abbondantemente ed, aggiungo io, ingiustamente.

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  9. La nomination è giusta, per due splendide partite foriere di miglior calcio in Italia e purtroppo rimaste lettera morta per lo stesso allenatore. Michels, creatore di un mondo senza fine, ha un palmarès da far paura, al di là di due finali, due appunto (fra cui un Mondiale) e non una, e nelle quali non è mai stato travolto e ridicolizzato e mai vi ha commesso errori cacini da scolaretto, meritando anzi la vittoria in entrambe le occasioni. Il paragone fra Michels e Prandelli è gasbarroneria, gli dèi puniranno il sitollock per questo, lo sento.

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  10. A proposito del Farting: chilometrico posticino (nel senso che ci si va a cacare... ahahahahahahah!) in ore di Dracula per sbrodolare l'illeggibilità massiccia sul Monto e, nel finale, paragonare Pirlo a Prati (noto play). Attenzione, Lud, fra qualche anno potresti finire come lui, e senza infermiere bone (che a lui non interessano) ad accudirti.

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  11. Blimp non confondere il principio generale (una nazionale è grande anche se non vince il torneo) con le applicazioni che possono essere innumerevoli. E cito anche l'Italia di Bearzot solo quarta in Argentina ma migliore financo di quella del 1982. È inutile quindi analizzare i singoli casi. Per adesso a me la testa regge, ad altri non so.

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  12. Ed io non ho scritto che tu hai scritto che l'Italia equivale all'Olanda.
    Ho criticato esattamente quello che hai scritto tu, e non mi far dire altre cose.Per cortesia Ludwig, non ricominciare, LEGGI E RISPETTA i post degli altri prima di controbatterli, altrimenti la gente ha ragione ad incazzarsi.Tu hai paragonato l'impatto nel mondo del calcio E NELLA SUA MEMORIA  (SIC!!!!!!) dell'Olanda finalista mondiali 74 con l'impatto dell'Italia finalista europei 2012, questo hai fatto inequivocabilmente e questo è inequivocabilmente un errore madornale.L'Olanda ha fatto scuola, l'Italia no, è andata a scuola. L'Olanda ha perso una finale di misura dopo aver dato spettacolo e che se la rigioca dieci volte la vince dieci volte, l'Italia ha perso una finale che l'ha vista umiliata da una squadra nettamente superiore e più moderna in tutto.Siamo di fronte quindi a due SITUAZIONI  neppure lontanamente, ed in alcun modo,   paragonabili, tu invece le hai paragonate.
    Ti ripeto hai commesso un reato penale, chiama AntoineRougem, se può fare qualcosa, eh eh eh.

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  13. Rougem sta per Rouge, ovviamente.

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  14. Se dico che Dante e Cavalcanti usano il sonetto non ho sostenuto che Cavalcanti è bravo come Dante, mi meraviglio di te Blimp. Da nessuna parte potrai leggere che Prandelli è bravo come Michels e l'Italia 2012 vale l'Olanda 1974. Un solo elemento le accomuna: un successo di critica senza vittoria sul campo.

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  15. E ora veniamo al Pollock: pezzo magistrale, dal quale si citerebbero invenzioni a sfare. Sono poi stato fulminato dal ricordo di cinque mangiapane a tradimento (sei, con Carotone), autentici spoliatori dell'erario in cambio di cronache e commenti su altre partite da quelle che tutti vedevano, patetici tifoselli senza professionalità, fisicamente clowneschi, vocalmente folclorici, mentalmente arrestati nello sviluppo (e forse è stato meglio così).

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  16. Ludwig, un tecnico italiano "bisognava" metterlo, tra tutti i tecnici italiani nel 2012  Prandelli è stato il migliore, e non è la prima volta. 
    Inoltre ha fatto giocare un bel calcio all'Italia, cosa che è sorprendente a fronte di luoghi comuni opposti diffusi nel mondo del calcio.
    Tutto lì. 
    Lascia stare  paragoni, di situazioni e di eventi, che non stanno nè in cielo nè in terra.

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  17. Lud, Chiari ha detto tutto il rimanente. Il successo di critica è imparagonabile, quello di forme metriche non fra Dante e Cavalcanti ma fra Dante e Quirini. Effettivamente quel che mi rimane ostico alla comprensione è il tuo voler dialogare con utenti sui post dei quali soprassiedi, come ieri ti ha detto Vita. Rilevato poi, come ho fatto, che la nomination mi pare equa, diciamo anche che completa il numero, che se fossero state sette o otto già non avremmo visto il nome del guaritor di scrofola citato.

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  18. Il GUBERNATOR stamane ha aperto i cancelli dell'inconscio,del calcio che fu,del calcio che riempiva gli spalti,del calcio folcloristico proprio perché sano;non si spiegherebbe come a 18/20 anni respingevamo le sagre paesane,bollandole come folcloristiche o demodè-mentre in età matura le cerchiamo per bontà dei prodotti e per la "naturalezza" delle cose.Uguale vale per football,tipo questi stupefacenti esercizi sulle squadre del passato:qualsiasi universitario al primo anno non avrebbe difficoltà a leggere questa ricerca del bel tempo(del football)che fu.Un mondo pieno di faccendieri volete non abbia un Moggi attivo,su vari tavoli?Sicuramente attua cambiamenti come la mafia e la camorra,è nelle caratteristiche di chi delinque con un filo di intelligenza.Immaginate i mezzi(non quelli a motore!)con i quali tutta la galassia agnelli ha fruito di denaro(vagonate),agevolazioni,benefits,sgravi,poltrone,incarichi e poi vedrete come questo veleno iniettato da oltre un secolo ha ucciso parte dell'Italia e sta tenendo in agonia altre persone/settori;bene,riportate tutto questo(con dovuti cambi di settore e mezzi)al calcio e avrete un quadro preciso,più delineato e geometrico di un'opera di Mondrian:la juve "userà" il campionato italiano per andare in Europa e prima o poi 'sta cacchio di superlega se la faranno e se ne andranno a fare in culo loro,le tv,i soldi,gli interessi e chi li vuol seguire.Il calcio bello,senza inciuci porta il Milan ad essere battibile,il calcio senza FairPlay riconduce l'Inter ad essere vulnerabile,il calcio con sorteggio arbitrale ha aperto e aprirebbe scenari potenzialmente straordinari,il calcio con distribuzione più equa dei proventi tv renderebbe(forse)più competitiva la serie A,e la stronzata più assurda è che le squadre sono troppe!L'Inghilterra giocava 42 partite di campionato e hanno avuto sempre tornei competitivi e in Europa aprivano il culo a tutti(oggi sono scurrile...scusate!);poi quella legge che in Italia non vogliono applicare(il penale o la pena certa per gli ultras facinorosi)li ha addomesticati(gli inglesi)ma nel frattempo si son riorganizzati,coesi e sono tornati più forti di prima e se hanno attirato magnati e sceicchi mi chiederei "Come hanno fatto?" e non la stupida frase "Eh ma tanto quei sceicchi o magnati quando reggeranno",intanto reggono e fanno girare moneta.La legge sulle tifoserie non la applicano perché si ritorna ad uno dei post di ieri:preferiscono fare business con la tessera,preferiscono fare polvere per non mostrare la verità,cioè,ed eccoci di nuovo all'incompetenza,non avere una Governance,manager che sappiano usare strumenti,farli fruttare bene ed assicurre spettacolo a 360 gradi.Nessun presidente di calcio nella storia è nato presidente di calcio,ha imparato,si è circondato di gente competente e ha condotto(più o meno bene)il timone della sua Società;perché questo non può avvenire per Lega,Can e altri settori?Scusate ma quel brizzolato ex giornalista,poi in Capitalia,poi nel calcio(tale sig.Berretta)in che combriccola sta?Ma quale esterno del calcio?!?!Raccontassero il calcio a chi non usa controinformazione,raccontassero le favolette
    a chi ancora crede a quello che dice il tubo catodico(non esiste più,oggi-anche questo è l'inconscio),io sul prato verde vedo altro,io documentandomi scorgo altro,io sono tifoso della Fiorentina e quindi vedo il calcio da un'altra prospettiva,come voi.LUD una volta l'ha scritta:no abbonamenti PayTv e,aggiungo,non andare allo stadio.Sarebbero in mutande,soprattutto quei club con la ricchezza virtuale della tv.L'uomo se vuole può smettere tutte le guerre del mondo in un attimo,se volesse ma nessuno lo fa,meglio conflitti che generano denari,interessi e poteri....idem nel calcio.Sic Et simpliciter.

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  19. Io non soprassiedo ma da storico cito le mie fonti. Tempo fa mi chiedesti di ricordare il post di Zemanviola e l'ho prodotto. A Vitalogy potrei regalare una decina almeno di articoli che provano che l'arrivo di Melo in nazionale si deve a Prandelli. E a te far dono di una collezione intera di articoli di giornali sportivi di mezzo mondo che elogiano il gioco di Prandelli agli Europei. È tutto sul mio Mac, ti prego di fidarti perché...ho altro da fare di più importante, quella cosa che chiamano lavoro.

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  20. Blimp chiediti chi allenava Michels e chi Prandelli. Se vi sembrano gli stessi giocatori parliamo pure d'altro. 

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  21. Il punto è che nel tuo Mac,  ed in ogni altro luogo,  non troverai mai qualcuno che abbia  osato fare il paragone di eventi, e del loro impatto,assolutamente imparagonabili, come invece hai allegramente osato fare tu, caro Lud. Hai detto bene, lavoraci sopra, eh eh eh.

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  22. Sul piano del metodo mi stupisce che uno studioso non riesca a comprendere che il paragone riguarda solo un punto specifico: il successo di critica unito ad un relativo insuccesso sportivo, non essendo la finale un insuccesso. Dunque e lo ripeto nessun paragone sul piano del merito e della influenza sul calcio tra Michels e Prandelli. Scusate ma sono aspetti che si dovrebbero capire al volo e non so se ci fate o ci siete.

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  23. Anche il successo di critica è imparagonabile, Ludwig, informati per cortesia.  E poi hai addirittura parlato, facendo una similitudine esplicita, di due performances  ugualmente memorabili. Questi non sono solo deliri d'amore, sono deliri veri e propri.

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  24. Bravo Leo, giusto concetto. Al di là di qualsiasi discorso le due cose sono imparagonabili anche e soprattutto per la differenza di "materiale umano" a disposizione. Blimp, Michels è stato senza alcun dubbio alcuno il più grande innovatore del gioco del calcio dal punto di vista di un allenatore ma possiamo tranquillamente affermare che farlo con Cruijf, Neeskens  e Krol lo abbia, diciamo, agevolato. Tu che sei riconosciuto "estimatore" del milanista, ti sembra uguale schierare Cruijf o Montolivo?

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  25. Esistono affermazioni generali che accomunano due oggetti o situazioni che per altri aspetti sono diversi. Mi pare ovvio. Ad esempio la frase: Napoleone e Borja Valero sono entrambi pelati non costituisce un allusione alle capacità militari e strategiche di Valero. Non riesco a comunicare questo elementare concetto. E di conseguenza il dialogo è del genere: dove vai son cipolle. 

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  26. Penso, Lud, che tu ci fai: lo penso per rispetto, intendiamoci. Leggiamo: «Mondiali 1974, quelli più amati da Deyna: prima Germania, seconda Olanda, terza Polonia. Quali sono le squadre che si ricordano: la Polonia di Deyna e Lato e la grande Olanda. Conta qualcosa la vittoria finale? No, perché di Olanda e Polonia si mettono in evidenza il grande gioco e le innovazioni apportate al calcio. Ecco il motivo per cui la nazionale italiana ed il suo tecnico sono rimaste nella memoria pur perdendo agli ultimi europei (ma in finale!) e Prandelli viene ora inserito in una lista Fifa dei migliori tecnici». Dunque: nella «memoria» (di qualche mese, eh la Peppa!,dall'altra parte si parla di quarant'anni quasi) restano «il grande gioco e le innovazioni tecniche» come fu di Olanda e Polonia e producono nomination, Dici che hai paragonato per affinità di metodo: ma no, perché come ti ho scritto (ma tu non leggi, polemizzi a vuoto, come in molti ormai ti dicono) se sei Quirini cambia tutto e a vincere sul campo, peraltro, è stato Dante, che ha avuto nomination con infinite probabilità di successo in più e cui troppo meglio spettano attribuzioni di grande gioco e innovazioni tecniche (Prandelli ha semplicemente imitato il modello spagnolo, splendidamente in due casi, fallendo da scolaretto intimidito di fronte ai maestri e subito tornando indietro nel dopo-Europeo). Ma se vuoi adesso ridurti alla mera, banalissima constatazione che si può arrivare secondi a un Europeo ed avere una nomination di contorno al Pallone d'Oro siamo tutti d'accordissimo. E come non esserlo? Si può arrivar secondi a un Europeo e avere una nomination di contorno al Pallone d'Oro, lo ripeteremo in coro. Se, infine, non si ha il tempo (ne hai però per postare su ambo i siti quando e quanto vuoi) di produrre documenti all'appoggio delle tue tesi (come recentemente con Lele, che aggredisti a vanvera facendo penosa figuraccia: Zeman e Jordan ti hanno vittoriosamente replicato, per l'altra questione) non si avanzano quelle tesi, Lud.

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  27. Ludwig, parliamo allora della tua affermazione generale.L'affermazione generale che l'Italia, nonostante la brutta figura in finale, abbia disputato un'ottimo europeo e che Prandelli abbia fatto giocare bene l'Italia fino alla finale, e che per questo meriti un plauso, è vera, MA VALE SOLO PER L'ITALIA E PER PRANDELLI, perchè questa affermazione generale non c'entra un piffero ( e tu invece ce l'hai voluta far entrare) con quello che hanno  fatto l'Olanda e Michels, perchè l'affermazione generale per l'Olanda e per Michels, è,  non solo enormemente più clamorosa, ma COMPLETAMENTE DIVERSA ed è la seguente: L'Olanda ai mondiali 74 ha dato una lezione di calcio a tutto il mondo, ha cambiato la storia del calcio, ed ha solo perso di misura ed immeritatamente la finale. 

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  28. Certo Venetoviola, materiale diverso e allenatori diversi: il materiale, peraltro, lo fai crescere con le tue idee, come avvenne per la grande Olanda. I grandi uomini spuntano quando il momento storico lo richiede, hegelianamente e crocianamente. Fuori di qualche tifoso viola, trovare un addetto che sostenga che nel '74 Prandelli sarebbe stato Michels e oggi Michels sarebbe Prandelli è tanto facile quanto trovare un galantuomo che, in Piazza dei Signori a Verona, si becchi sul capo, secondo il detto popolare, la «bala de Facastoro» (tu che sei veneto sai di cosa parlo). Ad ogni modo, Venetoviola, ti ringrazio per l'interpretazione che fornisci del pensiero di Lud, che converge esattamente con la mia. Ma tengo a ribadire il mio accordo totale sul fatto che si possa arrivare secondi all'Europeo e avere una nomination di contorno al Pallone d'Oro.

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  29. I documenti li ho già prodotti a suo tempo e li produrrò ancora. Ma vedi Blimp, il mio libro dovrebbe essere fuori a breve, ho altre attività importanti da portare avanti e la mia vita non si riduce a questo blog. In ogni mondiale ed europeo che si ricordi ci sono state squadre che sono emerse per il gioco e per aver colpito la fantasia. Provo a ricordarne alcune: Polonia e Olanda nel 1974, Italia nel 1978 (mondiali in Argentina), certe squadre africane come la Nigeria che tra un po' ci elimina ai mondiali sacchiani del 1994 in America, il Portogallo nel 1966 e agli europei ultimi, grazie ad Eusebio e Cristiano Ronaldo. Queste squadre vengono lodate sul piano accademico e critico, anche se non hanno alzato la Coppa. Sono tutte allo stesso livello? Ovviamente no, ma tutte in quel preciso contesto, la competizione mondiale o europea, il torneo secco, sono rimaste nella memoria. Piaccia o non piaccia la critica internazionale ha visto nell'Italia di Prandelli l'ennesima incarnazione di questo modello di squadra intelligente e dinamica, che scombina i piani delle favorite e fa un percorso interessante. Ecco il motivo della nomination. 

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  30. Alla terza riga qua sotto dopo la parola "finale" va inserita la seguente parentesi: (finale persa dall'Italia meritatamente e persino un po' vergognosamente, col punteggio più clamoroso,quanto a divario, della storia delle finali). 

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  31. Certo Blimp, sono d'accordo con te. Tu sai quanto io sia da sempre "adoratore" di Cesare però certo il paragone è impietoso ma volevo solo sottolineare che l'allenatore (che per me incide anche abbastanza in una squadra) può entrare nella "storia" se ha a disposizione il materiale umano giusto. Sotto questo punto di vista, e senza per questo voler fare confronti che ho detto sopra ritenere impietosi, è stato forse più stupefacente l'arrivo in finale dell'Italia di Prandelli , fatta da 9 semi-racattati e due campioni (Pirlo e, ahimè, Buffon) , che quello di Michels che comunque usufruiva di una schiera di campioni che poche volte il calcio ha visto giocare in una medesima squadra (il Real anni 50, l'Ungheria di Puskas, il Brasile del 58, il Milan di Sacchi, il Barca di Guardiola, la Spagna di Del Bosque e, appunto, l'Olanda di Michels).

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  32. p.s. quella di Fracastoro la sanno in pochi. Ammirevole!

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  33. Ludwig, adesso allarghi il discorso per renderlo più credibile. Togli di mezzo l'Olanda,  che invece nel primo post hai citato come paragone più valido, e ne possiamo parlare (anche se resta la specificità negativa data dalla brutta figura nella finale). Infatti ti stiamo dicendo che la nomination è giustificata. Venetoviola, cosa c'entra paragonare i calciatori e le squadre? Qui nessuno osa farlo, si è criticato il paragone, che non sta in piedi,di due eventi completamente diversi nel loro svolgimento, nel loro significato, nel loro impatto nel calcio e nella memoria. L'unica affermazione generale che li accomuna è la seguente: sconfitta nella finale di un campionato per nazioni. Niente altro.

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  34. Africa intollerante verso le frasette del cazzo


    Caro
    Pollock,ricordare Ferruccio Gard e'mirandoliano!ah ah.Erano grandi
    tutti,a parte,ovviamente quello di Torino,un servile lecchino,quello col
    borsalino che correva dietro all'avvocato nei parcheggi per
    rubare(verbo abusato,lo so,ma rende bene l'idea a cui si associa la
    societa')frasi frasette del cazzo dette in fretta,spacciate per
    spiritose,memorabili e illuminate...o come si chiamava...?

    Deyna,ti
    seguo con ammirevole passione sul sitone dove cerchi invano di
    inculcare riflessioni logiche.Ti invidio la pazienza certosina,di fronte
    a tanta nullita'.Passando alle tue formazioni,risultato della tua
    competenza,le scelte sono frutto anche di simpatie e qui siamo
    d'accordo,ma ci sono valori che debbono essere rispettati: Ardiles o
    Rivelino che sono in panca a veder Redondo in campo,siamo vicini a
    Giaccherini titolare con l'Italia

    eh eh...come portare Laudrup e lasciare a casa Overath,Breitner,Figo.

     

    Lele
     

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  35. Chiari avevo allargato solo il discorso perchè squadra e giocatori che la compongono sono due inscindibili ingrediente della ricetta. Non c'è l'uno senza l'altro. Tutto qua. Sul fatto che le due situazioni (Italia/Olanda) siano, per tutte le considerazioni già fatte, imparagonabili credo di non aver espresso dubbio alcuno.

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  36. GUBERNATOR,si è perso il mio chilometrico post di stamane....l'avevo visto e poi è sparito.Puoi controllare nella posta? Grazie 1.000

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  37. Sopravvisuto


    Il GUBERNATOR stamane ha aperto i cancelli dell'inconscio,del calcio che
    fu,del calcio che riempiva gli spalti,del calcio folcloristico proprio
    perché sano;non si spiegherebbe come a 18/20 anni respingevamo le sagre
    paesane,bollandole come folcloristiche o demodè-mentre in età matura le
    cerchiamo per bontà dei prodotti e per la "naturalezza" delle
    cose.Uguale vale per football,tipo questi stupefacenti esercizi sulle
    squadre del passato:qualsiasi universitario al primo anno non avrebbe
    difficoltà a leggere questa ricerca del bel tempo(del football)che fu.Un
    mondo pieno di faccendieri volete non abbia un Moggi attivo,su vari
    tavoli?Sicuramente attua cambiamenti come la mafia e la camorra,è nelle
    caratteristiche di chi delinque con un filo di intelligenza.Immaginate i
    mezzi(non quelli a motore!)con i quali tutta la galassia agnelli ha
    fruito di denaro(vagonate),agevolazioni,benefits,sgravi,poltrone,incarichi
    e poi vedrete come questo veleno iniettato da oltre un secolo ha ucciso
    parte dell'Italia e sta tenendo in agonia altre
    persone/settori;bene,riportate tutto questo(con dovuti cambi di settore e
    mezzi)al calcio e avrete un quadro preciso,più delineato e geometrico
    di un'opera di Mondrian:la juve "userà" il campionato italiano per
    andare in Europa e prima o poi 'sta cacchio di superlega se la faranno e
    se ne andranno a fare in culo loro,le tv,i soldi,gli interessi e chi li
    vuol seguire.Il calcio bello,senza inciuci porta il Milan ad essere
    battibile,il calcio senza FairPlay riconduce l'Inter ad essere
    vulnerabile,il calcio con sorteggio arbitrale ha aperto e aprirebbe
    scenari potenzialmente straordinari,il calcio con distribuzione più equa
    dei proventi tv renderebbe(forse)più competitiva la serie A,e la
    stronzata più assurda è che le squadre sono troppe!L'Inghilterra giocava
    42 partite di campionato e hanno avuto sempre tornei competitivi e in
    Europa aprivano il culo a tutti(oggi sono scurrile...scusate!);poi
    quella legge che in Italia non vogliono applicare(il penale o la pena
    certa per gli ultras facinorosi)li ha addomesticati(gli inglesi)ma nel
    frattempo si son riorganizzati,coesi e sono tornati più forti di prima e
    se hanno attirato magnati e sceicchi mi chiederei "Come hanno fatto?" e
    non la stupida frase "Eh ma tanto quei sceicchi o magnati quando
    reggeranno",intanto reggono e fanno girare moneta.La legge sulle
    tifoserie non la applicano perché si ritorna ad uno dei post di
    ieri:preferiscono fare business con la tessera,preferiscono fare polvere
    per non mostrare la verità,cioè,ed eccoci di nuovo all'incompetenza,non
    avere una Governance,manager che sappiano usare strumenti,farli
    fruttare bene ed assicurre spettacolo a 360 gradi.Nessun presidente di
    calcio nella storia è nato presidente di calcio,ha imparato,si è
    circondato di gente competente e ha condotto(più o meno bene)il timone
    della sua Società;perché questo non può avvenire per Lega,Can e altri
    settori?Scusate ma quel brizzolato ex giornalista,poi in Capitalia,poi
    nel calcio(tale sig.Berretta)in che combriccola sta?Ma quale esterno del
    calcio?!?!Raccontassero il calcio a chi non usa controinformazione,raccontassero le favolette a
    chi ancora crede a quello che dice il tubo catodico(non esiste
    più,oggi-anche questo è l'inconscio),io sul prato verde vedo altro,io
    documentandomi scorgo altro,io sono tifoso della Fiorentina e quindi
    vedo il calcio da un'altra prospettiva,come voi.LUD una volta l'ha
    scritta:no abbonamenti PayTv e,aggiungo,non andare allo stadio.Sarebbero
    in mutande,soprattutto quei club con la ricchezza virtuale della
    tv.L'uomo se vuole può smettere tutte le guerre del mondo in un
    attimo,se volesse ma nessuno lo fa,meglio conflitti che generano
    denari,interessi e poteri....idem nel calcio.Sic Et simpliciter.

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  38. Prandelli ha avuto sempicemente e legittimamente (non sono d'accordo con chi ha fatto al proposito dell'ironia sul sitone) una nomination di contorno al Pallone d'Oro, la prosopopea intorno a lui non ha luogo d'essere: il taumaturgo agli Europei ha ricevuto elogi (giusti e unanimi ma non spropositati) e feroci critiche (altrettanto internazionali, Wenger su tutti) per la gestione della finale. Che ci siano scalini nel merito l'avevo detto io, Quirini non è Dante. Auguroni per il libro, che immagino di valore. Lele, il servo disumano era Beppe Barletti e, circa le battutine del cazzo più ammoscianti di quelle di Dapporto, ti raccomando quelle di Crassi, condite da pause sapienti come se stesse per improvvisare la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo.

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  39. Continua la guerra sotterranea per il potere fra Pollock e il Sopra, senza esclusioni di colpi: bassissimo quello di far sparire, «accidentalmente», il postone mattutino del Sopra costato due anni e mezzo di fatiche scrivane, riducendo così il rivale sull'orlo di un esaurimento nervoso.

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  40. Deyna, il Patriarca è stato liberato?

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  41. Sopra la tua fama, tra gli uomini a piede libero, sta crescendo di giorno in giorno. Le sbarre che ti circondano stanno creando una sorta di  alone mitico. Non mollare. 

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  42. Grazie per gli auguri Blimp!

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  43. .Ludwig, se ti mettessi a cercare gli articoli che mi hai prospettato, oltre a togliere tempo al tuo lavoro faresti pure uno sforzo superfluo e fuori tema, perchè ti ripeto per l'ennesima volta che della bravura di Prandelli ne sono convinto già di mio da sempre, senza bisogno di lavate di capo da parte di adoratori integralisti e fanatici, e senza bisogno di rileggere le interviste (talvolta di circostanza) sul suo conto rilasciate da Tizio o da Caio, si tratta cose di pochi anni fa e i siti viola li leggo cotidie, la mia memoria è più che sufficiente per ricordarmi cosa succede attorno alla Fiorentina; puoi anche allegare una foto di Cesare che cammina sopra lo specchio d'acqua davanti casa tua, il punto non è quello, il punto non è quello.
    Il punto è che tu ti metti le mani sugli occhi, sulle orecchie e sulla bocca quando con pazienza ed educazione ti viene ripetuto che la valutazione di 25mln del pur bravo Melo era totalmente al di fuori della realtà, di quello che effettivamente valeva il giocatore, e fu rialzato tramite RINNOVO CONTRATTUALE POCHI GIORNI PRIMA DELLA SUA CESSIONE: cosa c'entra Prandelli con questo gioco al rialzo tra DS e DS? Il prezzo lo rialzò Corvino, al fine di blindarlo salvo offerte folli per uno di quel livello. E inoltre, perchè nella narrazione di fatti così oggettivi devi vederci tra le righe una malizia volta a sminuire Prandelli? Scusami ma il nesso dov'è? Ma ci fai tutti così perfidi e subdoli?
    Tu che sei uno storico, se scrivi un manuale con un capitolo sul peronismo ci parli solo di Evita omettendo l'esistenza del marito? 

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  44. BLIMP,non posso mollare,la cella è piccola.Avevo un amico al quale ripetevo spesso "Non mollare",lui ha resistito,poi in ascensore ha mollato;eravamo in 5....puoi immaginare il fetore.Come disse mio figlio entrando in un bar maleodorante "Mamma mia,jjuventini nei paraggi...".D'altra parte bisogna che Prade&Co. facciano come me,incontrando i gobbi....Quando incontri una merda o gli stringi la mano o la eviti,girando intorno.(Sghignazzi con effetto surround,cotonfioc per sturare narici ed esser pronti al minimo odore...).

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  45. Evita era, provatamente, una maddalena, altri direbbe una maiala redenta. Sta di fatto che il cervello era il suo, il marito metteva solo la stronzaggine. Vendere a 25 milioni Melo fu uno dei tanti capolavori corviniani. Melo fu comprato a prezzo soddisfacente per le parti e giudicato all'epoca di mercato (otto sacchi), fu valorizzato vieppiù da Prandelli e plusvalenzato alla grandissima dl Raven (il valore del giocatore era ed è, a mio avviso, quello attualmente assegnato dagli operatori, una dozzina di milioni, per chi ce li vuole mettere). Negare meriti nell'affarissimo al Raven è pura affezione maniacale, schreberiana, non credo che Lud voglia incamminarsi su quella strada che porta a emissioni fartinghiane in ore nosferatuche.

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  46. Rapino, indegnamente, quattro post sublimi di Zemanviola, l'unico monositonico regolare, insieme a Terim, ormai degno di lettura. Stimo che Pollock, già in difficoltà col galeotto romano, stia sistematicamente censurando roba come questa che gli arriva al sitollock, nel timore di un'azione a tenaglia Sopra-ZV che gli faccia definitivamente fare la fine di tutti i dittatori. Buona lettura (dal leggersi dal basso verso l'alto, nell'ordine cronologico di post)....incluso nel Volume 2 un dvd in
    regalo " metodologie e tattiche per il LANCIONE della mela nell'Eden",
    attori- Dainelli nella parte di Eva, Toni in quella di Adamo,
    Giannoccaro in quella del racchettamele, Moggi come "consulente" di
    Giannoccaro.In Edicola a breve.


    Notizia recente, pare che nel 563
    uno Tzunami colpi Ginevra, dai racconti dei sopravvissuti emerge la
    figura di un uomo che si prodigò per mettere in salvo uomini e animali,
    non era del posto, non era quindi conosciuto ma la descrizione che tutti
    fanno di quel viso, porta decisamente ad un nome:Cesare Prandelli. In
    archivio le prove di quanto affermo. Prossimamente il Volume 2: La
    Creazione del Mondo.


    ..no Lud, ti prego, non chiuderti
    in cantine polverose a cercar articoli su Melo per poi trovare articoli
    su Furino e dire che avevi ragione, sarebbe tempo sprecato e ci
    priveresti della tua indispensabile presenza sul sito.Ti vengo incontro,
    pare che la canzone di fra Cionfoli ad un Festival di S.Remo (Solo
    Grazie), fosse dedicata proprio a Prandelli, ascoltala, io ho pensato
    subito a Cesare.




    Continuate a menarla con Montolivo
    ceduto a gennaio all'Atalanta ma guardate che la situazione a Bergamo
    non è più quella di una volta, adesso nel campo d'edilizia assumono più
    che altro extracomunitari, al limite ci manderanno Constant, Montolivo
    lo vedo più come fantino a Siena, Cosmi impazzisce per gli uomini duri.

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  47. Appunto, Sopra, tanto più ora che sei uscito dall'isolamento, non mollare! Te lo chiedono soprattutto i compagni di cella. Se molli anche tu, per loro è la fine.

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  48. La mia classifica, per i quattro post sottostanti è: 1) «Continuate a menarla»; 2) «... no Lud»; 3) «uno Tzunami»; 4) «... incluso nel Volume». In definitiva, c'è, a mio avviso, un evidente affievolirsi dell'ispirazione, il che rilancerebbe la teoria poesca-callimachea del vino buono in botte piccola (ma insomma, il numero 4 si merita pur sempre un otto in pagella: il fatto è che col numero 1 si partiva troppo alla grande).

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  49. CHIARI,non sarò mai tanto deflagrante,e fragrante,come la verità depositata nel sacello del GAT,su Montolivo oppure come l'olezzo che fuoriesce dall'armadio degli scheletri di Prandelli.....A proposito dei suoi post sul passato,forse il vate guarda RaiSport e le partite del passato?Quelli come me(o DEYNA) al limite guardavano ESPN.Dopo aver fulminato Natali,Gamberini e Montolivo.....ora Giovinco si gratta!

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  50. Sull'affarone Melo, bisogna considerare i cinque fattori che lo hanno reso possibile: 1)Il suo tempestivo e capace acquisto; 2) Un suo utilizzo indovinato e relativa prima valorizzazione; 3) L'ulteriore sua clamorosa valorizzazione mondiale alla Confederation Cup; 4) La successiva ed immediata  sua blindatura con tanto di clausola; 5) La grande capacità e tempestività nel venderlo ai più boccaloni sprovveduti, che lo stavano seguendo da tempo. 
    In questa catena di fattori  Prandelli c'entra in un solo tassello, diciamo che ha dato una mano. Il Deus ex machina di tutto, e sottolineo tutto ( perchè anche Prandelli lo portò lui), è stato indiscutibilmente Corvino. 

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  51. Melo esordisce in nazionale il 26 gennaio 2009 e nella Fiorentina il 1 settembre 2008. Il girone di andata del campionato italiano, dove si inserisce alla grande, gli fruttano la convocazione in nazionale. In altre parole Dunga l'ha forse sul taccuino ma lo convoca solo dopo l'arrivo a Firenze. Melo è consapevole del ruolo maieutico giocato da Prandelli nel far decollare la sua carriera. Nel novembre 2009, quando già è a Torino, individua in Dunga e Prandelli, che definisce "allenatori vincenti", i due tecnici cui deve la sua carriera. Nel frattempo emergono con Ferrara attriti e incomprensioni che lo portano a fare addirittura tribuna nonostante la cifra sborsata dalla Juve. Il merito di Prandelli è aver trovato a Melo la giusta posizione in campo, una posizione particolare che gli consente di ovviare a certe carenze del giocatore il quale non è un regista come Prandelli chiarirà in una intervista in cui critica il modo in cui Ferrara lo impiega. La Juve apre la trattativa già nel febbraio 2009, come risulta da una intervista in cui il giocatore si dice felice di passare alla società torinese, purché la Fiorentina avalli l'accordo. Posso concedere che il prezzo si sia alzato dopo certe apparizioni in nazionale. Ma il lavoro di Prandelli è stato eccezionale e non vedo il motivo di sottovalutarlo. Anche perché Melo, come altri, è destinato a non raggiungere più i livelli fiorentini. Ogni ricostruzione diversa è fantasiosa e di parte. Pura leggenda che Secco lo scopra solo dopo la Confederation.

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  52. Nessuno lo sottovaluta, Lud, ma Melo valeva la metà di 25 milioni e la vale ancora: se lo vendi al doppio il merito è del venditore, non dell'allenatore (certo, ci vuole anche il gonzo di turno, ma il bravo venditore è bravo anche perché lo trova). Il merito dell'allenatore è nel farlo crescere tecnicamente a un valore di mercato superiore a quello d'acquisto (che era onesto, per le due parti) e ciò è altrettanto indubbio. Però tu non credi che Melo valga 25 milioni né che li abbia mai valsi, vero Lud? Se, come me, ti attesti sulla metà vedrai che anche tu riconosci, implicitamente, il ruolo straordinario e preponderante avuto dal Raven nell'affarissimo.

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  53. Almeno il Sopra ha il diritto di scrivere, nella sua cella infestata dai topi, Jordan nemmen quello: incatenato, in una segreta senza luce, cibo una volta al giorno, uno zuppone sul quale scaracchia il secondino AntoineRouge prima di portarglielo. Una vittima del pensiero liberale. Pollock, tu credi di averlo sottomesso, di averlo oscurato all'opinione pubblica, in effetti lo hai solo reso più grande: il silenzio sotto un regime è una cassa di risonanza più forte di ogni pubblicistica!

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  54. La storia di Prandelli è chiarissima.  E' un ottimo allenatore ancora non grande, lo diventerà se e quando vincerà qualcosa.  La sua storia a Firenze si è conclusa quando ha iniziato ad intrattenere rapporti troppo stretti con la Juve, come Tuttosport riportava ogni giorno.  Da quel giorno io, che lo avevo sempre difeso, ho iniziato a sperare che se ne andasse.  Ritengo  anche che gli scarsi risultati nella seconda parte della sua ultima stagione viola, siano dovuti al clima di smobilitazione creato dallo stesso allenatore.  A riguardo della Prandelly Story fiorentina i fatti sono pochi e, ripeto, chiari.  Le parole senz'altro troppe.

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  55. Un unno secco, sbrigativo, tranciante come si usa nelle steppe. E subito in sella, verso nuove avventure!

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  56. Ah no, niente sella, dimenticavo: loro cavalcano a pelo, così sono pronti a ingroppare altro che il cavallo, se si presenta l'occasione sulla via.

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  57. Tutto ben detto, Colonnello, l'importante però è che, sia Sopra che Jordan, non mollino.

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  58. Intanto Merdelio, sfruculiato dal gol di Ljaic, che aveva scritto sopra un bel «puppamelo!» dichiara che contro la Lazio la differenza l'ha fatta l'arbitro e che siamo una «buona» squadra. Un grande pugile misconosciuto, di quelli di cui Deyna fa la collezione, il Merdelio.

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  59. Maestro: "2+2?"
    Scolaro: "4"
    Maestro: "Sbagli, 3+3 non fa 7"
    Scolaro: "E grazie, lo so anch'io che 3+3 non fa 7"
    Maestro: "Ti trovo documenti che ti dimostreranno che 3+3 non fa 7"
    Scolaro: "Per fare icchè i documenti? Io ho detto 2+2=4, non 3+3=7"
    Maestro: "Se continui a volerti inventare la matematica chiamo Pitagora in persona"
    Scolaro: "Non scomodare Pitagora, è più che sufficiente un otorino"
    Maestro: "Dire che Pitagora non sapesse la matematica è fantasioso e di parte"
    Scolaro: "Ma guarda che la sapeva anche secondo me"
    Maestro: "E' capzioso affermare che le formule matematiche le abbia scoperte l'otorino".

    Secondo me stanotte sognerò di essere questo povero scolaro. 

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  60. Felipe Melo,il cappio che Corvino ha fatto pian piano serrare attorno al suo stesso collo;il miglior affare del suo periodo fiorentino,nel rapporto acquisto-vendita.Felipe Melo pagato dalla juve in doppio di Giovinco(che era suo e l'ha dovuto ricomprare a 15.000.000 di euro-solo per questo andrebbe tolto il patentino a chi ha gestito la situazione,altro che le malefatte di Corvino!);Felipe Melo sta al calcio come Prandelli sta alla panchina,il primo mai definitivamente esploso e costretto a fare le valigie,il secondo mai veramente affermato e costretto a fare le valigie...entrambi con la viola e poi Juve come comune denominatore.Prandelli,come Montolivo,avrebbe(secondo i due personaggi e chi gli regge il moccolo)delle verità nascoste ma entrambi non parlano,altro comun denominatore insieme alla viola;forse 'sta gente non ha veramente nulla da dire ed allora proseguano pure il loro percorso,noi,Firenze e la Fiorentina sappiamo che deve esserci una nuova alba di speranza,anche perché....chi è rimasto sulle sue posizioni(e a Firenze),cioè Andrea DV sta facendo,si sta prodigando e gli auspici sono ottimi....chi è andato via ancora deve raccogliere(Montolivo)anzi deve stare chinato più del previsto perché l'asticella è bassa,oppure tenta di costruire(Prandelli) ma sempre prono(quindi piegato)alle volontà
    strisciate.ATTILA scrive una verità già nota,incorniciata da tempo da un bravo corniciaio fiorentino e riposta per quando occorrerà.

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  61. Lele, Ardiles per giocare in un centrocampo a due avrebbe bisogno di un mastino alla Gallego, ho fatto i salti mortali per affiancare a Falcao un centrocampista di classe ma anche abbastanza redditizio in interdizione [Redondo], se metto Ardiles devo far fuori Falcao...e chi metto, Dunga? Breitner e Overath sono colpevoli dimenticanze - letterali, proprio, me ne son dimenticato sul momento - ma Figo non lo metterei. Rivelino lo adoro, ma centrocampista arretrato non ci sta [anche se aveva un lancio lungo spettacolare], e più avanzato ha davanti due mostri come Maradona e Zico. Magari gli facciamo fare una staffetta con Arthur Antunes Coimbra? 
    Antognoni, ok per i decenni, ma formazioni di quale squadra?
    Leggo il paragone, alla lontana quanto vogliamo, tra l'Arancia Meccanica di Michels [che comunque arrivò alla finale mondiale nel '74 e vinse l'Europeo dell'88, in Argentina nel '78 il tecnico olandese era Happel], tecnico che oltre ad aver rivoluzionato il calcio ha vinto campionati olandesi e spagnoli, coppe dei campioni, europei appunto] e l'italia di Prandelli, ipovincente che, oltre a non aver inventato o innovato un bel nulla, ha al suo attivo un campionato di B e un torneo di Viareggio. Inorridisco. Orripilo. Tra l'altro, non condivido nemmeno la tesi secondo cui Prandelli avrebbe imitato [male] il tiqui-taca spagnolo. Ci ha provato per un breve periodo molto tempo prima degli Europei, facendo scambiare tra loro i centrocampisti, tentando più possesso palla e facendo incrociare gli attaccanti piccoli e tecnici come Cassano e G. Rossi, ma l'esperimento naufragò miseramente. Agli Europei, o meglio, contro la ridicola Inghilterra e la Germania, si è vista un'italia migliore del solito [abituati a Lippi poi...], con un gioco più propositivo, ma l'ordine era di recuperare palla con aggressività, per poi lanciare qualcuno in profondità dopo un paio di veloci scambi. E' così che è stata battuta la Germania. Non ho visto nulla di simile alla Spagna, nè possesso palla orizzontale, né incroci verticali in avanti per perforare le difese. Ad ogni modo l'accostamente con la Grande Olanda non si può davvero sentire, è blasfemia. Lasciamo perdere Michels, un genio. Tornando e finendo con Prandelli, una "nomination" nel gruppone degli allenatori europei ci può stare, in fondo è arrivato in finale agli Europei in crescendo, dopo un mediocre girone iniziale, due buone partite con inglesi e tedeschi [anche se per superare l'Inghilterra gli ci son voluti i rigori], e una totale disfatta in finale con la Spagna, umiliato nel risultato e nel gioco, con una gestione della strategia dilettantesca, come spesso gli capita nei momenti decisivi. Comunque sia, dò ben poca importanza al Pallone d'Oro e simili premi, chiunque vinca.

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  62. Scusa, Deyna, non mi sono spiegato bene. Intendevo chiederti di fare la Top 11 europea e la Top 11 sudamericana degli anni '70, poi degli '80, dei '90 e del Duemila.

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  63. Ardiles sta con Neeskens, a centrocampo, e ciò basta al mio orgasmo e a quello di chiunque, Deyna, orgasmo che Falcao non renderebbe così pieno, mentre nella formazione sudamericana se vuoi tutti e tre (dico anche Redondo, che per me ci può anche stare) allora via Zico, ma se resta Zico non so cosa offrano in più Redondo o Falcao in dinamismo e in copertura rispetto ad Ardiles, che non si tocca MAI, HAI CAPITO???? MAI!!!!!!!!. Anch'io avevo omesso Overath e Breitner in panca (lapsus da indagare: in fondo gli italiani sono, come i francesi, anticrucchi nel profondo), mentre Rivelino arretrato ha giocato, e sontuosamente, ma in là con gli anni e non preferibilmente ad Ardiles, ad ogni modo (preferibile a Ardiles ce ne fu uno, che morì in croce: fine). Non sono d'accordo sull'analisi delle partite con Germania e Inghilterra, dove il possesso palla è stato mostruoso e orizzontale, tanto è vero che sul sitollock (forse, andando a rivedere, anche da parte tua) fu rimproverata l'insufficiente verticalizzazione, come alla Fiorentina attuale, che secondo me è in parte figliata dall'esempio, purtroppo lasciato in tronco dal moltiplicatore di microonde (per usare genialissima formula zemanviolesca), di quelle Due Gloriose.

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  64. Dopo il mal d'Africa si torna a nuova Vita...torno
    proprio ora da un appuntamento che m'ha fatto incazzare e leggo il post
    di Vita.Grazie,hai trovato la maniera per farmi piegare dal ridere
     
    Lele
     

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  65. Vitalogy da te te la canti e te la suoni. Non controbatti sui dati oggettivi che ho citato come il fatto che Melo arrivi in nazionale solo dopo essere passato da Firenze, o la stima che il giocatore ha espresso per Prandelli, ignori o fingi di ignorare un fatto evidente, che cioè l'anno fiorentino ha avuto una immensa importanza per Felipe Melo, sottovaluti anche il ruolo svolto dalla società di cui sei tifoso nella maturazione di un giocatore e poi mi vieni a dire che ti voglio imporre verità di comodo. Credimi è un dialogo tra sordi ma la malafede è soltanto tua. Passare da Firenze è importante per ogni giocatore perché significa arrivare su una piazza importante che ti da' la possibilita' di metterti in mostra nel campionato italiano. I dirigenti della Juve hanno speso molto perche' il giocatore aveva fatto bene per un anno in Italia, non per averlo visto giocare due volte in nazionale. Deyna ti rimando a ciò che ho scritto mille volte: non si tratta di un paragone tra Olanda di Michels e Italia di Prandelli, ma solo di sottolineare una regola generale: si possono fare buoni mondiali e mettersi in vista anche senza vincerli. E cito se preferisci il Portogallo di Eusebio nel 1966, la Nigeria del 1994, la Polonia di Deyna.

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  66. Blimp ti do' ragione invece sul ruolo avuto da Corvino nell'affare Melo. Prandelli ha confezionato il pacco e Corvino lo ha venduto. Dunga ci ha messo del suo convocando Melo in nazionale, ma l'operazione Melo è fiorentina, non nasce in Portogallo, Spagna o Brasile. È stando da noi che il giocatore matura e si afferma. Provate a chiederlo a lui passando magari dal sito Facebook se non vi fidate del sottoscritto.

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  67. .Ludwig non so perchè ti aspetti che io controbatta dati dei quali sono consapevole anch'io, ne più ne meno di te. Io faccio riferimento ad altre cose, che non sono altro che quelle che poco fa hai parzialmente ammesso (pur sempre poco generosamente verso il DS, perchè il pacco lo confezionò la stessa persona che gli fece il rinnovo di contratto con clausola) anche tu rivolgendoti al Colonnello. 
    Sulla mia presunta malafede, e sul fatto che io me la canti e me la suoni, boh, non so davvero a cosa fai riferimento. Noto però che diversi utenti qui e sul sifone ti stanno consigliando di leggere meglio i post delle persone con cui dialoghi, e siccome l'appunto ti arriva non dalle magdelieclaudie, ma da interlocutori di ben altro spessore (es. Colonnello, Chiari, Lele, Zemanviola), io mi interrogherei sul mio modo di imporre i miei dogmi (se proprio non riesci a rinunciare ai dogmi, ma su questo ognuno la vede a modo suo) prima di attribuire agli altri malafede o il cantarsela e suonarsela.

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  68. Segnalo l'editoriale di Bucchioni di oggi su Firenzeviola.it .Sarà aziendalista finchè volete ma dimostra che la polemica di ADV sul terzo scudetto  non è casuale. E pensare che c'è qualcuno, che si dice tifoso viola,  che ci ha sputato sopra. Io aggiungo, oltre alle cose scritte da Bucchioni, il recupero ed il rilancio della maglia storica ( andata a ruba), dei suoi colori, avvenuta questa estate, in una splendida manifestazione in Piazza della Signoria, che ha commosso non solo i presenti ma tutti noi tifosi viola sparsi per il mondo, tesa a recuperare tutta la storia della Fiorentina ed il suo profondo legame con la città, ed a legare tutto ciò, più che mai, con  la Fiorentina di oggi.

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  69. Mi sobbarcherò l'immane compito di stilare le formazioni decennio per decennio. Per queste cose sono come Maradona col pallone, come scrisse qualcuno: "Se Diego si trovasse ad un matrimonio, vestito di un bianco elegante da testa a piedi, se qualcuno gli lanciasse un pallone infangato, lui lo stopperebbe di petto, e lascerebbe tutto per mettersi a palleggiare". Ardiles, Colonnello, per me è un grande, ma gli preferisco Falcao, tutto sommato, almeno in quel contesto. Redondo ha più peso nei contrasti. 

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  70. A Zemanviola brucia quanto gli ho fatto notare in più occasioni. Chiari e Blimp sono molto simpatici ma non proprio oggettivi, via. Mi sono posto un problema metodologico, Vitalogy: come si può dare oggettività ad argomentazioni come quelle calcistiche che sono eminentemente soggettive? I ricordi delle partite sfumano, i fatti non si ricordano più e ognuno dice la sua. Se però provo ad attingere a grandi banche dati on line come quelle di Repubblica (tutti gli articoli dal 1984) le cose cambiano e si può cominciare a tracciare dei confini e mettere dei paletti. Ad esempio Zemanviola si ricordava una disastrosa partita viola contro il MIlan a S. Siro nel 2007. Se cerco nell'archivio emerge che fu un pareggio con molte occasioni per noi contro il Milan di allora che era una grande squadra. Se digito Melo, Dunga e Prandelli, prova a farlo, la prima cosa che mi appare è una dichiarazione di Melo del 2009: grazie Dunga grazie Prandelli. Quest'anno non mi occupo più di Prandelli se non sporadicamente. Quando è il caso difendo Montella che stimo altrettanto. O Llajic che è una mia scommessa. Insomma, non sono assolutamente fermo a Prandelli e a quel periodo, che vorrei fosse però riletto con senso storico ed oggettività. Infine il Prandelli ct ha ottenuto un ottimo successo di critica in paesi come Germania, Inghilterra, e persino Usa per lo stile più aggressivo e vincente della sua nazionale. La sconfitta in finale non è bastata a cambiare i giudizi, com'è giusto.

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  71. Sottovaluti Ardiles, che era gran recuperatore di palloni, senz'altro più di Redondo, nonostante il fisico: le misure non fanno l'interdittore, non più di quanto facciano il trombatore (e questo sia detto per Rocco S.: tiè!).

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  72. Lud, ti aggiri in un mondo di soggettivi, vanamente cercando di convertirli a canoni naturalisti: il ritiro di Zola (Gianfranco) ha nuociuto alla tua causa e rischia di ricordare agli altri che chi si loda generalmente anche s'imbroda (un altro elemento schreberiano da non sottostimare).

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  73. Anche nel calcio esistono le fonti Blimp. E il loro uso è il medesimo che si fa delle fonti storiche. Vale di più una fonte vicina nel tempo di una lontana. Vale di più il giudizio di un estraneo rispetto a quello di chi è coinvolto. Usare le fonti inoltre mette al sicuro dagli inganni dei falsi ricordi. 

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  74. Sì, ma non ho ancora capito cosa hai provato verso di me con le fonti, oggi, Lud. Direi proprio un tubo, a occhio e croce.

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  75. Il mio è sempre un giudizio soggettivo, per definizione, Ludwig, come lo sono anche i tuoi. Con la differenza che io me ne rendo conto, tu no. Ciò comporta che io, consapevole della mia soggettività,  cerco di essere anche oggettivo, a volte riuscendoci a volte no, tu invece non cerchi di essere oggettivo,  perchè credi di esserlo già, così non lo sarai mai. Il tuo sostanziale e costante disinteresse, e conseguente vero e proprio maltrattamento, di quello che scrivono esattamente gli altri, sono una lampante dimostrazione di questo tuo metodologico rifiuto della dialettica e della conseguente ricerca dell'oggettività attraverso di essa. Lavoraci sopra, Lud. Sono stato almeno chiaro? 

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  76. Verso di te nulla oggi, Blimp, visto che per una volta tanto sono d'accordo con te sul ruolo di Corvino nell'affare Melo. Resta l'utilità di questo approccio metodologico che internet consente. 

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  77. Beh, aspetto il mio turno pazientemente, allora: intanto mi accontenterei che ci fosse approccio oggettivo verso quel che scrivo, perché anch'io sono una fonte da citare con fedeltà, come Chiari per lui ti dice qua sotto. Sinceramente, Lud, mi sembra che tu stia scivolando, in modo inquietante, verso una fenomenologia yoelsupremica: sei sicuro che il surménage per il libro non ti abbia porté sur le système?

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  78. Africa ardimentosa con Ardiles e ridondante cone RedondoDeyna,Ardiles
    fuori per Redondo(che io non porterei neppure in panca)e'una forzatura
    che ti scuso solo perche'essendo piu'giovane,non ricordi le gesta del
    formidabile Ossie,eh eh.E comunque a far filtro ci penserebbe
    Neeskens,che certo non si risparmiava.Cosi'come Falcao,ottimo
    giocatore,ma non da titolare in un all times addirittura misto...prova
    in Brasile,a citare il nome Rivelino e Falcao,e vedi che differenti
    reazioni.Anche se il baffo era statico,si parla semplicemente di altri
    pianeti,scusa,in piena sintonia col Colonnello.E'vero che queste
    formazioni son pochissimo funzionali,si tende sempre a infilarci
    piu'qualiita'.EU,ti do'la mia linea difensiva in controtendenza:da
    destra Krol,Stielike,Baresi,Maldini e non perche'Beckenbauer sia
    peggiore,anzi,ma in mezzo devi essere aggressivo,soprattutto in una
    difesa a quattro.Figo...non lo asserisco nell'undici,ma e'un altro
    spessore rispetto a Laudrup.
    Lele
     

    RispondiElimina
  79. Europa anni '70:

                                                  ZOFF

      VOGTS              HULSHOFF            BECKENBAUER            KROL

                       NEESKENS                           VAN HANEGEM

                                     DEYNA  
                                                                            CRUIJFF

              LATO                          G.MULLER

    [ all: Michels o Prandelli???]

    ..............................................

    Sudamerica anni '70:

                                          LEAO [Mazurkiewicz]

      NELINHO              LUIS PEREIRA          FIGUEROA          F.MARINHO

                                 CARPEGIANI             ARDILES

                CUBILLAS                                                 RIVELINO

                                JAIRZINHO                KEMPES

      

                            
                                                                

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  80. ...farei sempre entrare Gadocha nel secondo tempo, comunque.

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  81. Europa anni '80:

                                                 DASAEV

      GENTILE           K.H. FOERSTER        SCIREA         CABRINI

                          TARDELLI                        BREITNER

                BONIEK [Conti]                             ANTOGNONI [Platini]

                           ROSSI                     RUMMENIGGE

    .....................................

    Sudamerica anni '80:

                                                  FILLOL

                      EDINHO          JULIO CESAR        PASSARELLA

                            CEREZO            FALCAO              JUNIOR

                BERTONI [Socrates]                                MARADONA

                                                               ZICO

                                  ROBERTO DINAMITE     

                                   



      

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  82. Lele, mi costringi a rimettere mano all'Archivio, per rivedermi qualche partita di Ossie ai Mondiali '78 e '82...Falcao per me però non era inferiore, anche se tipo di giocatore diverso. Rivelino era superiore ad entrambi, ma messo lì, davanti alla difesa con un mediano a fianco, lo vedo forzatissimo. E' vero che in finale di carriera ha giocato più arretrato, ma in partite dove ci sia da lottare parecchio, come contro l'Europa che ipotizziamo, mica ce lo vedo troppo. A Figo preferisco senz'altro Laudrup, e non di poco...Dalla sua il portoghese aveva più temperamento, ma per il resto non sono neanche paragonabili. Come sempre, vale il "per me"...Sono compromessi, comunque, se guardiamo la funzionalità pura, per vincere, farei formazioni un po' diverse. Stielike-Baresi non mi convince troppo, aggressivi al massimo, ma manca un bel po' il gioco aereo, e due liberi assieme non li metterei...

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  83. PS: Redondo, mi par di capire, era il tuo Pizarro [o peggio, Montolivo!] degli anni '90?

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  84. Mazurkiewicz, suvvia, abbozzala di infilare Leao! Overath fuori nella squadra dei '70 è diabolica perseveranza! Per gli '80: togliere le parentesi agli europei, Schuster fuori è dura, Gentile dentro pure (allora lo Zio); fra i sudamericani, Edinho laterale destro di difesa a tre è science-fiction (un po' meno il Caudillo, ma insomma...) ma affascinante, vuoi tenerlo dentro e sono d'accordo ma non così.

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  85. Non vi ha mai sfiorato il dubbio che se la juve voleva fortemente Prandelli e lui la juve il matrimonio era bello che andato in porto ?!
    1) La juve non lo voleva
    2) Lui non voleva la juve
    3) La juve lo voleva ma lui ha scelto la nazionale
    A me sembra facile la questione, due casi su tre ci dicono che lui della juve non gliene fregava un cazzo! E se gli fregava a lui non c'è stata la corte serrata da parte dei gobbi che voi dite esserci stata, altrimenti ci sarebbe andato. Poi si può credere anche alle novelle che un allenatore esautorato rispetti il diktat dell'ex datore di lavoro che gli impone di non non andare a lavorare in un altro posto per non fargli uno sgarbo ahahahahahahah. La capite così facile o devo farvi un disegnino ?!
    Capitolo finale europei:
    Di vergognoso nella finale non c'è stato un bel niente, molti giocatori erano alla frutta, un Chiellini sano non si fa gabbare con quella facilità da Fabregas, un Motta sano non entra mezzo rotto in campo......vado avanti ?! L'errore, comune a tutti gli allenatori, è quello di premiare/mandare il campo il gruppo che ha partorito quel traguardo, una finale ad un europeo, giusto o sbagliato che sia lo fanno tutti, ma proprio TUTTI gli allenatori. Si può rimproverargli una mancanza di coraggio nel non aver puntato su chi stava meglio ma dato le condizioni di molti titolari, in caso di risultato identico, si sarebbe scatenato il finimondo e dato che stupido non è si è messo dalla parte della ragione. Se poi si pensa di aver un qualche vantaggio in una finale secca contro questa Spagna (fate uno sforzino, pensate a quali siano i titolari oggi in Italia) allora, lo ripeto, parliamo di altri sport. 

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  86. Con gli anni '90 e i 2000 tendo a far confusione, aspetto quindi le vostre e dopo integro, rischierei di lasciar fuori dei campioni, eheh.

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  87. Per il Sudamerica anni '80 ipotizzavo una difesa a tre perché non c'erano grandissimi terzini, in quel periodo, e soprattutto per lasciare spazio a più elementi offensivi, che invece abbondavano. Tra Deyna e Overath preferisco il polacco. Comunque mi sa che mi ritiro dal giochino, troppo difficile per decenni. Ci sono campioni perfettamente a cavallo tra due decenni [Van Basten esempio supremo], dove metterli? Altri per inserirli van tanto forzati che nel nuovo ruolo risulterebbero quasi scarsi [esagero], ecc ecc. Mi prendo una pausa di riflessione. Schuster pensavo di inserirlo, come Matthaus, nei '90, vista la longevità, ma in effetti sono più anni '80...E Rijkaard? E Gullit? Basta, mi volete morto.

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  88. Positivismo. Scrive Blimp:  "il taumaturgo agli Europei ha ricevuto elogi (giusti e unanimi ma non spropositati) e feroci critiche (altrettanto internazionali, Wenger su tutti) per la gestione della finale". Trovo però e cito da un sito di calcio attendibile: Cesare Prandelli incassa gli elogi di Arsene Wenger dopo la fine dell'Europeo. "La finale è andata male, ma Prandelli ha fatto un lavoro fantastico, non posso che fargli i complimenti".

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  89. Jordan che fine ha fatto? Di nuovo in Malesia alla ricerca della Perla di Labuan?

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  90. Leo, no, davvero, il tema Prandelli-juve da capo, ancora una volta, non lo reggerei. Anche perché ormai son posizioni più che fisse...

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  91. Io non so che metodo usi nelle tue ricerche e nei tuoi studi, Ludwig, so solo che il tuo modo di discutere qui non ha nulla a che fare neppure col Positivismo. Tu non parti da fatti concreti, dalla realtà, parti regolarmente dal metodologico maltrattamento di quello che dice il tuo interlocutore, per negarne in questo modo l'attendibilità, al fine di confermare la tua dogmatica opinione personale. Non c'è nessun processo conoscitivo nel tuo metodo, Ludwig, che ti ripeto non ha nulla a che fare col Positivismo, io lo chiamerei, il tuo metodo: dialettico rovesciato, manipolante e regressivo su te stesso . Nel senso che parti non dalla tesi ma dall'antitesi, manipolandola, per tornare alla tua tesi   di partenza, che in tal modo non potrà mai essere una sintesi e non può che confermarsi dogmatica, immutabile e nello stesso tempo soggettiva e maniacale.

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  92. Se non erro, Lud, il Colonnello si riferiva a una telecronaca della finale che lui seguì, in cui Wenger, commentatore, criticava ferocemente la squadra di Prandelli. Così fosse, la cosa per me avrebbe più peso dei consueti p*****i a vicenda tra allenatori [cfr. Reservoir Dogs] a pietanza fredda, intervistati.

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  93. Secondo me calcio e positivismo non vanno d'accordo essendo il calcio dominio dell'irrazionale, del fantastico, del soggettivo e umorale. Si determina quindi un corto circuito mentale in chi vede mettere in dubbio ciò in cui credeva. Sono tentato di abbandonare l'esperimento che trovo tuttavia riuscito. Può darsi che Wenger durante la partita abbia criticato l'Italia, ora però sappiamo che a mente fredda ha rilasciato dichiarazioni diverse.

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  94. Comunque non c'è troppo da interpretare: Prandelli ha fatto un cammino verso gli Europei in un girone facilissimo, dove ci voleva tutto l'impegno in negativo per farsi eliminare. Si qualifica [ovviamente] con i risultati che non poteva non conseguire con squadre di dopolavoristi, partite date vinte a tavolino, e giù di lì, senza miracol mostrare, anzi a volte deludendo. Nell'ultimo periodo prova a scimmiottare il tiqui-taca, fallendo clamorosamente. Agli Europei arriva in finale con il percorso che sappiamo, nel complesso buono per le due famose partite citate. In finale il tracollo, una partita indecente per gioco, tattica, strategia, cambi, tutto. Va valutato tutto l'insieme, che certo non è insufficiente, anzi [in finale c'è pur sempre arrivato], ma non ha fatto vedere proprio nulla di innovativo, solo un buon calcio per due partite, di cui una contro squadra scarsissima, e un crollo finale che porta alla più cocente sconfitta nella storia della nazionale italiana, per modo, punteggio e circostanza. Questa debacle non cancella il buono visto prima, ma il buono visto prima tantomeno cancella il disastro che ha combinato in finale. Perché se gli date i meriti per il gioco fatto [a tratti] vedere, dovete anche dargli la colpa per il non gioco della finale. Sennò fate come con la Fiorentina, che quando faceva bene era merito di Prandelli, e quando è crollata è stata colpa di Corvino, Prandelli vittima. Eh no!

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  95. Nella mia terzultima riga qui sotto "di partenza" sta per "personale".

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  96. Lud, certo che ha elogiato Prandelli per l'insieme dell'Europeo, più volte, e lo ha ferocemente criticato in diretta nel commento tv in Francia della finale, commento cui assistetti, positivamente, se non positivisticamente, parlandone tempestivamente sul sitollock, come potrai ritrovare comodamente da escussione della fonte, con tanto di citazioni di suoi splendidi aforismi, tra l'altro su Balotelli. Ti è andata buca, Lud, ancora una volta, per scarsa, quantunque tronfia, acribia e per la tua solita faziosità acritica nell'affrontare il tema-Prandelli.

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  97. Magari fosse Positivismo il tuo Ludwig!  le discussioni con te sarebbero molto più proficue  sia per te che per l'interlocutore. Purtroppo il tuo metodo è un altro, perverso, che ho cercato di spiegarti. ma ancora una volta non leggi o leggi come vuoi quello che scrive l'interlocutore, tu e vai avanti ripetendo la stesso tuo concetto iniziale ossessivamente.

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  98. La prova che Lud non legge e parte irrelatamente per la tangente prandelliana è che di quella cronaca wengeriana ho parlato tre volte sul sitollock, una anche recentemente (proprio citando il sublime «qui surfait, défait»), e la prima volta non so più se il giorno dopo o due giorni dopo il match (ero all'estero), con il mio tradizionale commentone, cui Lud rispose stizzoso a tambur battente, senza nemmeno prendere il tempo di leggere (era tutto infervorato contro di voi per la positiva positività positivistica con la quale aveva fiutato droga nelle feci degli spagnoli), una menata insulsa, e cioè che io ero stato incerto se prendermela aprioristicamente con Montolivo o con Prandelli per la sconfitta (una bazzecola da 4 a 0), e questo proprio dopo che per due partite avevo altamente elogiato prestazioni dell'uno e dell'altro!

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  99. Strepitoso Deyna, sul sitone, in risposta a Dubbio su Corvino. Clap clap clap.
    Dagli un'occhiata Ludwig, si tratta di un perfetto esempio di dialettica che si basa sull'attenta e corretta presa in considerazione di quello che ha detto l'interlocutore, per confutarlo se è il caso, ed in ogni caso per trarre la propria sintesi, che potrà  essere esauriente, se l'interlocutore la accetta, o materiale per continuare la discussione ma su basi conoscitive più ricche, tanto più se l'interlocutore saprà usare lo stesso metodo.

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  100. Il tutto condito con una bella spruzzata di ironia e di gusto del paradosso, che in Deyna non possono mai mancare, in funzione strepitosamente pedagogica. Alta cucina.

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  101. Ahah, grazie Chiari, troppo buono, ma...hai intenzione di chiedermi un prestito? Questo sì che sarebbe paradossale, da un genovese a un lucchese!

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  102. Io ho prendo la singola affermazione e l'analizzo. Wenger critico di Prandelli? Pare di no, anzi direi che c'è la certezza che Wenger non sia critico.

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  103. Intanto incassa il mio elogio, Deyna. Con comodo potrai sempre sdebitarti, ahahahahah!!

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  104. Africa felicissima di essere smentita e stupitaDeyna...non
    mi far pensare che i tanti dialoghi col bolognese ti abbiano reso
    birichino...Io,lo dico ancora una volta,non sono stato un grande
    estimatore dell'arrivo di Pizarro,per il solo motivo che lo reputo una
    forzatura con Borja e Aquilani,ma felicissimo di essere smentito.Come
    felicissimo di essere stupito del rendimento del cileno,che mi ha
    sorpreso,ma da me piu'volte rimarcato.Vedi,io non ho nesunissima
    difficolta'ad ammettere valutazioni errate,"io l'avevo detto"la trovo
    una frase o pensiero misero,ma non mi tirare dentro paragoni o
    equiparazioni strani,che gia'abbondano e annoiano.Redondo,per me,era un
    gran buon giocatore e niente piu',che ci vo'fa?Anni 80: EU mi parli che
    Stielike-Baresi difettano in stacco,e puo' essere vero,ma da li'per
    passare devi sudare sangue...per il resto ok a parte Edinho SA,vedo
    Julio Cesar inadeguato,come Roberto Dinamite,assai inferiore a
    Careca.Poi Passarella a sinistra non ha mai giocato,quindi la mia
    soluzione sarebbe:via JC,Daniel centrale,arretramento di Junior esterno
    sinistro,e Dunga in mediana.,Careca davanti.Anni 70,EU,non tocco nulla
    fino al centrocampo del 442 dove ti tolgo a favore di Rivera,che sta
    alla grande insieme agli olandesi e Overath,davanti Crujiff
    Muller.SA,per me Carlos Alberto anche se te lo riporti troppo indietro
    negli anni.
    Tornando
    ad Ardiles,quando si va indietro nel tempo,i ricordi sbiadiscono o non
    ci sono proprio.Ti dico questo:tempo fa su ESPN Classic,c'era una match
    inglese antico,e lo guardavo distrattamente,poi mi accorsi di uno che a
    centrocampo faceva semplicemente TUTTO.
    Corsa,lanci,interdizione,dribbling,regia,tiro,quindi
    posi maggiore attenzione ed alzai il volume.Mi vidi tutto il match e
    rimasi folgorato dalla sapienza calcistica di Bobby Charlton!Io non
    ricordavo nulla,ero troppo piccolo,ma dopo averlo visto posso definirlo
    fuoriclasse.
     
    Lele
     

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  105. Così come correttamente Pulvirenti non lasciò andare Montella alla Roma e gli consentì di venire a Firenze, altrettanto correttamente i DV non lasceranno andare Jovetic alla Juventus e magari gli consentiranno di andare in altra squadra, probabilmente estera, ed altrettanto correttamente DDV  chiese a  pubblicamente Prandelli di avere il coraggio delle sue scelte e nello stesso tempo, con piena legittimità di principio e contrattuale, gli impedì di andare alla Juventus consentendogli invece di andare ad allenare la nazionale. Cosa c'è che non va bene in tutto ciò?  

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  106. Nella quarta riga qui sotto "a pubblicamente" ovviamente sta per "pubblicamente a".  

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  107. Che domande fai Chiari? C'è che ti ostini a non inginocchiarti al dogma dell'infallibilità di Cesare! Come osi argomentare?

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  108. Legittima la scelta dei Della Valle di non liberare Prandelli se aveva ancora un anno di contratto. Una linea ribadita altre volte. L'anno dopo Prandelli sarebbe potuto andare dove voleva. E questa sarebbe stata una soluzione logica, anzi la più logica. E ci avrebbe risparmiato Sinisa. Magari fosse successo! Non capisco però come mai Della Valle abbia voluto rendere esplicito il conflitto anziché risolverlo in privato e quattr'occhi.

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  109. Dopo il girone di ritorno da 15-16 punti del 2009-2010, un altro anni con Prandelli forse comportava il rischio di un girone di ritorno da una ventina di punti, che significa retrocessione matematica a dicembre. Ma l'idea che prima o poi finiscano anche i migliori cicli, per qualsivoglia motivo, non è proprio contemplabile?

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  110. volevo dire "comportava il rischio di un campionato con una ventina di punti"

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  111. Lele, su Pizzarro ovviamente scherzavo, eheh. Redondo a me è piaciuto tantissimo fin dall'inizio, uno dei primissimi che ne rimase folgorato ricordo fu Nassi, che all'epoca teneva un rubrica su La Nazione. Prese a tessere sperticate lodi di questo giovanissimo che ancora giocava in Argentina, dicendo che per lui sarebbe diventato uno di quei giocatori che segnano la storia del calcio. Per me ci è andato vicino, nel suo ruolo, nel Real Madrid era sempre padrone assoluto del centrocampo, e nell'Argentina solo svariate vicissitudini anche assurde [la squalifica di Maradona quando l'Albiceleste stava giocando il miglior calcio del mondiale nel '94, l'esclusione dal Mondiale '98 da parte di Passarella che ne pretendeva il taglio dei capelli...] gli hanno impedito la piena consacrazione. Non vorrei però apparire come colui che sminuisce Ossie Ardiles, grandissimo giocatore, per certi versi un precursore di Xavi. Per il SA anni '80, non ho capito se terresti Edinho centrale accanto a Passarella, o non lo vorresti proprio, e chi metteresti terzino destro. Dunga e Careca me li risparmiavo per gli anni '90, anche se effettivamente il loro meglio l'hanno dato a fine '80 [il Cucciolo però in tarda età s'è giocato due finali mondiali, vincendone una, e comunque i suoi tre mondiali li ha giocati tutti nei '90]. Roberto Dinamite comunque è troppo sottovalutato secondo me, anche da Jordan...Era difficilissimo da marcare, e sapeva far gol in tantissimi modi, tra l'altro calciando splendidamente le punizioni. Zico, suo grande rivale nei campionati brasiliani, lo considera un grandissimo. Il miglior prodotto del calcio brasiliano in attacco in quegli anni a cavallo tra i '70 e gli '80 sarebbe stato comunque Reinaldo, assolutamente geniale, peccato per quelle ginocchia...

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  112. Dannata sincronicità: apro il sitone, e tra gli utenti amici in evidenza, c'è la pagina facebook di costui:

    http://www.facebook.com/simone.cosi.7

    Ditemi se non è il sosia di Ardiles.

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  113. Deyna prima vuoi rifuggire dall'eterna querelle del santo-juve premettendo che ci sono posizioni fisse ma poi, di fatto, non ribatti su quei 3 punti (nessuno sembra aver validi argomenti per controbattere) che ho elencato e che indicano la sostanza, per intero, della questione. Vabbé, passi, il silenzio assenso è per definizione un si. Centrato il punto. Ma dato che vuoi sottolineare alcuni punti, quelle che per te sono evidenze, ricaschi proprio in quell'errore di cui viene accusato spesso Lud quando parli dell'andamento dell'europeo. Non leggi gli scritti degli altri e fai una disamina, oltretutto sbagliata, di quanto successo. Si parla di scimmiottamenti a sproposito, come se la Spagna avesse inventato chissà quale modulo o rivoluzionato il gioco del calcio (ma per favore, per favoreeeeee!!!!!!), quello visto fare alla Spagna è roba datata 30 anni e più. Non dipende MAI dal modulo, ma dagli interpreti. Tu puoi avere le idee o la teoria migliore di questo mondo ma i Corso, i Trapattoni, i Capello (e potremmo trasferire questi esempi in altre nazioni e in precisi momenti storici) hanno fatto le fortune delle squadre che hanno allenato grazie alla presenza dei campioni che vestivano la maglia. Salvo qualche rarissima eccezione (il Bagnoli del Verona, o il Clough del Nottingham Forest, ma ce ne sono altre nèh ?!) dove l'alchimia e la coesione di gruppo hanno creato risultati che sono andati oltre il valore reale della rosa, negli altri casi è sempre la solita società ricca che metteva a disposizione giocatori che nel presente o immediato futuro erano o sarebbero diventati stelle di primissima grandezza. Parli di un percorso buono, per un paio di partite, come se una finale di un europeo passasse "solo" da particolari di poco conto (gironi facili, partite deludenti, dopo lavoristi) insomma, le bacchettate del GAT vanno a segno anche con te, non sbaglia a molto quando ti giudica in certe disamine. Ti fai prendere dall'ego che non ti difetta ed un po' dalla presunzione che, in egual misura, ti porta a considerazioni (conclusioni spesso) che sono molto distanti dalla realtà. Una realtà in netta controtendenza da certe affermazioni perché i risultati ed i fatti indicano tutto il contrario. Un contrario che viene dai giudizi dati da VERI addetti ai lavori che certi riconoscimenti e certe qualità hanno, all'unanimità, riconosciuto a chi ha svolto un lavoro di alto livello. E non mi riferisco ai giudizi, positivi e lusinghieri, che si sono letti su parecchi quotidiani della stampa estera (considerato l'ambiente, neanche di poco conto) ma anche da riconoscimenti dati da quei rosiconi dei suoi colleghi anche in patria. Sulla valutazione della sconfitta hai saltato a piè pari delle considerazioni, che ho fatto, e che pure ci sono state, riconosciute anche da altri VERI addetti ai lavori. Quando si parla di Caterpillar tu non sei da meno. Parlare di "disastri" in finale comporta, da persone serie e obbiettive, una valutazione sul come ci sei arrivato e sulle condizioni in cui ci sono arrivati i giocatori, che a detta di molti (qui sul blog) non dovevano neanche trovarsi li. Come se certe inchieste alla vigilia, con indagini in corso, rappresentassero un buon viatico per disputare un europeo al top. Colpa sua anche li, s'intende eheheheheheh. Ah già, doveva lasciare tutti i "sospetti" a casa, in campo saremmo scesi io, il Blimp, il Chiari ed il Pollock ai massaggi, e la finale eccetto due partite difficili, l'avremmo comunque centrata. Non c'è serenità, anzi, obbiettività nei giudizi, non ve n'è mai stata nei suoi confronti. Io farei anche a meno di parlarne ma dato che in molti sono monotematici e monomaniaci è difficile leggere una sequela di castronerie senza essere assaliti dalla voglia di rispondere. E' che quando si arriva a rispondere viene il sospetto di sparare contro la misericordia. Ed allora mi vergogno un po'. 

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  114. Comunque vo a cena: brodo vegetale ricavato dall'acqua della cottura a vapore delle verdure [non si butta via nulla, Chiari, nulla!], autentico concentrato di vitamine e sali minerali; sovracoscia di pollo con aglio, rosmarino e curry; carote, patate gialle e scalogno al vapore. Vino: rosso convento Pizzolato, senza solfiti.

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  115. Lud, Wenger ha criticato la finale, severamente e in diretta (come scrissi più volte, soprattutto nella circostanza da me citata nel post qua sotto), io non ho mai scritto che avesse criticato l'Europeo di Prandelli (lo ha anzi elogiato per le partite precedenti, giudicando che fossero in rottura con l'italianismo tattico, cosa che in Francia si tende comunque a mitizzare, con affabulazioni negative), che è invece la tua solita balla di non-lettore e, spesso, smentito provocatore da strapazzo.

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  116. Insomma Prandelli è un traditore perché se ne voleva andare ma se rimaneva si retrocedeva, cosa che a dire il vero è accaduto o quasi con il geniale sostituto.

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  117. Di Edinho parlavo io, Deyna, come devi aver letto: quel che non va è esterno di destra in difesa a tre, come dicevo. Circa la somiglianza con Ardiles non ci avrei pensato perché nell'originale l'ispanismo è troppo più prevalente. La risposta al Dubbio è forse il tuo capolavoro di levità perforante, subito rimarcata dal Chiari: al cospetto le facili sassate a quella nullità del Farting sono quisquilie.

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  118. http://video.sky.it/sport/calcio-estero/wenger_spagna_superiore_ma_italia_ha_fatto_grande_europeo/v126526.vid
    Vi lascio con le parole di Wenger alla fine di Italia-Spagna. Un autentico "autentico adoratore"!

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  119. Piena conferma di quanto sotto, Lud, elogi all'Europeo dell'Italia e al rinnovamento portato al disprezzato italianismo (citazione positivistica: «io non ho mai scritto che avesse criticato l'Europeo di Prandelli (lo ha anzi elogiato per le partite precedenti, giudicando che fossero in rottura con l'italianismo tattico, cosa che in Francia si tende comunque a mitizzare, con affabulazioni negative)»). Grazie, dunque, Lud! Adesso, se trovi la telecronaca con tanto di critiche al primo tempo, alle sostituzioni, alla permanenza di Balotelli, fai davvero cosa grata seppur non a te.

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  120. Beh insomma, l'anno di Mihajlovic eravamo salvi a febbraio e si concluse a 51 punti, dire che siamo retrocessi o quasi è un po'troppo, tra l'altro giocando tutto il campionato senza lo Jovetic col ginocchio rotto, e più di metà campionato senza i vari Mutu, Vargas, ecc., con Behrami comprato solo a gennaio, e col superciccioamicone francese spodestato da Boruc solo una volta infortunatosi.Dopo quel girone di ritorno da una quindicina di punti dell'ultimo anno di Prandelli, il rischio di peggiorare ulteriormente l'anno successivo c'era davvero... Ludwig, immaginati un girone d'andata concluso a 15 punti, Prandelli esonerato, arriva Mihajlovic che fa 25 punti e quindi ci salva a 40, e tu che ti trovi a lodare il serbo per una salvezza insperata: pensa un po' che sorte rischiava di toccarti, Ludwig, se a giugno 2012 avessimo confermato Cesare!

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  121. Ad ogni modo Blimp si comincia a capire come mai Prandelli è nella lista FIFA. Forse lo ha nominato Wenger! Sbaglio o definisce il lavoro di Cesare "magnifique"?

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  122. C'era un solo problema per me Vitalogy. Ero e sono allergico a Mihajlovic e al suo non-gioco.

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  123. No, «fantastique», sii più preciso Lele. Zeman, Bibi, Vitalogy: non te ne va bene una che è una. Spero che come storico il tuo lavoro sulle fonti sia migliore. Intanto ripropongo la replica di Zemanviola, perché quella qui forse qualcuno l'ha persa: «30/10/2012 20:16:18 ZEMANVIOLA, EZECHIELE 25.17 Lud, quando riporti
    correttamente il mio pensiero non mi rimangio nulla, finalmente lo hai
    riportato e, sintetizzando, ho tranquillamente affermato che senza quel
    coniglio di allenatore in panca, QUELLA PARTITA (e non sto parlando di
    scudetti o champions), ripeto, quella partita l'avremmo vinta,
    (Fiorentina scandalosa come vedi ce l'hai aggiunto tu, ma tu sei un
    creativo per natura). Ha mille ragioni il Tocca quando afferma che una
    partita vista allo Stadio è completamente diversa da una vista alla tele
    (e infatti dovremmo tacere in molti). Quella volta io ero allo stadio,
    forse, sicuramente, era presente pure Tocca, chiedere a lui se non si
    poteva osare di più, che poi l'osare o la spregiudicatezza, non è che te
    la inventi all'istante, o sei "allenato" mentalmente e te la senti
    addosso o rimani coniglio come quel mediocre d'allenatore». Era l'ultimo tassello, valeva la pena (fino al prossimo, perché ti cacci sempre nei pasticci, Lud). E sia chiaro che io non stimo «mediocre» allenatore Prandelli, sibbene buono, che all'Europeo ha addirittura promesso grandezza poi frustrandoci in finale e nel seguito.

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  124. Africa preferisce le donne con le KaltzNo,Deyna,su
    Edinho mi riferivo alla posizione a destra che non ha mai
    frequentato.Gli preferisco un Kaltz che sapeva crossare magicamente,o
    per la spinta un potente Briegel,ma in effetti a destra non c'era poi
    tantissimo.
    Lele
     

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  125. Sarebbe interessante, in un test dal titolo "Quanto sei prevenuto?" (ad uso e consumo però di persone che non siano tifosi viola), la domanda 
    "quali tra queste due frasi ritieni di più una bassa e subdola insinuazione?A- l'allenatore tratta con un'altra squadra.B- il direttore sportivo si sceglie un collaboratore di fama internazionale con un difetto di pronuncia per non farsi scavalcare.

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  126. La telecronaca con tanto di critiche dovrebbe produrla chi l'ha sentita, con tanto di link come ha fatto Lud, non richiederla. Possibile che il lavoro sporco debbano sempre farlo gli altri ?! ahahahahahah

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  127. Ecco, Briegel è una dimenticanza, in effetti: Lele, sei il nostro correttore di sviste, almeno per la panca. Kaltz era «orendo» ma con una sua efficacia, comunque non da selezione all stars. Su Edinho avevo già fatto a tuaosservazione ma piange il cuore lasciarlo fuori, il problema è questo.

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  128. Credo di aver individuato il telecronista argentino preferito di Deyna, è uno spasso davvero,  oltre che un ungulato anche lui, visto che mi pare proprio che abbia preso di mira Montolivo

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  129. ahahah "si muove nel raggio di 20 metri, è incredibile!"

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  130. Sto guardando la partita del Milan che è abbastanza triste ed in cui si nota un buon Bojan. I commenti su Montolivo mi sembrano un po' ingenerosi. Gol a parte mi sembra quello che ha maggior classe e impegno in mezzo ad un centrocampo, quello rossonero, davvero triste...

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  131. azz gli ha portato anche bene!

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  132. Mi avete incuriosito! La prossima in trasferta la guardo con quello lì: solo che dovete fornirmi il canale o il sito da cercare.

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  133. Avrei preferito la vittoria del Palermo, ma forse ha ragione il Colonnello, non ci conviene che caccino Allegri prima dell'11 novembre. Partita soporifera nonostante le quattro reti e la reazione del Milan, tutto sommato  ho visto due squadre degne della loro classifica.

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  134. Un mediocre Milan e chiaramente,come nella mediocrità viola degli ultimi due anni,spicca e si eleva il meno mediocre;Montolivo ha effettuato 18 passaggi orizzontali di circa 15 metri,21 verticali di circa 20 metri,2 lanci-siluro che potevano staccare la testa al destinatario,20 passagini tipo allenamento,un tiro con specchio libero ma che un difensore devia in rete.Dimenticavo: 2 volte consegna la palla al contropiede avversario;ciononostante qualcuno/a in Emilia Romagna avrà avuto un orgasmo clitorideo o una polluzione semispontanea.Dite alla Pasionaria di rivedere le stime,nel senso che Montolivo per giocare la prossima Champions(...la giocherà sino a 37 anni...)deve sperare che Juve,Inter e Napoli perdano almeno 3 partite,e nel frattempo il Milan galoppi vincendo sempre.....con quei ronzini?

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  135. Sopra... ahahahahahahahahahah!

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  136. Si va verso le 96 ore senza Jordan: da far intervenire l'F.B.I. di «Senza traccia» ma non con Anthony La Paglia: con Poppy Montgomery e io dico che lo scovano... Dismission: impossible!!!!!

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  137. Attenti frequentatori del siton de' sitoni,attendevi ghirlande di fiori dall'Emilia!Stanotte riaprono i sarcofagi!!Questa sera qualcuna avrà composto un carme e sarà come vestale davanti la tv.BLIMP,Abate dovevi vederlo....l'asso che da una pista ai viola (cfr.De Alma farneticatio,cap.XVI,versetto onirico 9.)

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  138. Penso anche che qualcuno a Palermo si sarà chiesto "ma non potevamo tenerci Viviano?"... l'uscita di Ujkani sul gol di El Sharaawy è roba da tornei aziendali

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  139. Leo, fu Prandelli stesso, molto prima dell'Europeo, a dire che stava provando un gioco particolare, ispirato al Barcellona e alla Spagna [e si vedeva che ci provava: centrocampisti tecnici che si scambiavano le posizioni, attacco di piccoletti che non davano punti di riferimento, difesa che provava a giocarla sempre...]. Dopo le prime figurette, disse che si era parlato troppo di Barcellona, di tiqui-taca, ecc ecc. E tornò sui suoi passi, pur rimanendo distante dal calcio speculativo della tradizione italiana. Quindi non sono io a porre il calcio del Barcellona e della Spagna come modello, ma lui stesso. 
    Quanto a questo modello, io non parlo di modulo, ma di modo di giocare. Che per me è innovativo eccome, un Calcio Totale 2.0, con meno atletismo [inteso come potenza fisica] ma più palleggio e fantasia latina. Certi incroci in verticale con passaggio filtrante a smarcare gli uomini davanti alla porta, dopo interminabili fasi di possesso palla per far disconcentrare gli avversari e creare un varco utile, sono una novità assoluta, altroché! Naturalmente nei limiti del concetto di novità, ma non ci riduciamo alla banalità del dire che dopotutto i calciatori han tutti due gambe e una testa, che un passaggio è sempre un passaggio, un tiro un tiro, e blah blah blah. Quanto alla disfatta finale, non accampiamo le solite scuse all'italiana. Non c'è stata nessuna morìa di giocatori, nessuna epidemia di peste bubbonica, nessun arbitraggio indegno. Se poi vuoi parlare di giocatori affaticati, mi rifaccio al concetto di Lud, secondo cui le squadre che vogliono vincere un torneo calibrano la preparazione per partire piano, magari ancora mezzi imballati, ed uscire alla grande alla distanza, per toccare il top in corrispondenza della finale. Se davvero alcuni giocatori erano affaticati, visto che avevano avuto lo stesso recupero degli spagnoli [un giorno in più per le Furie Rosse, ma anche due tempi supplementari di più nelle gambe, e le due cose si equivalgono], trattasi di preparazione scazzata, magari anche grazie al prezioso apporto del Prandelli jr di fiorentina memoria. Errore tecnico, quindi. Io ci vedo semplicemente una superiorità totale, schiacciante, epica delle Furias Rojas, facilitata da errori strategici e tattici del Santo, col capolavoro della sostituzione di Montolivo [non che non la meritasse, era ormai in stato di narcolessia in mezzo ai campioni spagnoli che facevano torello] con Motta, assolutamente incomprensibile. Mi associo quindi al giudizio del Colonnello, che è anche quello di Jordan e, con diverse sfumature, di altri: buon tecnico, il Cesarone, ma con diversi limiti che non ne fanno un grande tecnico.

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  140. PS: tra l'altro, Leo, quel tuo insorgere contro la novità del tiqui-taca mi ha ricordato molto un simile sbotto della rannuvolata parmigiana...Strane queste coincidenze di pensiero: in certe cerchie, tipo la SdA, deve accadere come in quei cohousing di donne, in cui tutte si sincronizzano con le mestruazioni.

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  141. Sopra, non sono mai stato un fan di G. Romero, né del sampdoriano né insomma dell'argentesco, dunque non attenderò l'Ora del Lupo per spanciarmi. Montolivo è ideale per questo Milan, inutile aggiungere altro a questa cattiveria: ci vuole sull'argomento la sobrietà che Attila ha usato oggi per Prandelli, argomento inesauribile per retrospettivi. Abate è un abete, poteva preferirlo a Roncaglia, oltre il Presidente Schreber, solo Tolkien, in un inedito della sua saga. Per Segnamai parla il carniere, da sempre, quando si trova proiettato in realtà non borghigiane (scusami, Chiari: il riferimento è al team, non alla tua bella e antica e gloriosa città). I milanisti senza Tuthankamon sarebbero del gatto, però Bojan non mi era mai piaciuto come stasera: vediamo se si schiude, questo bocciolo di serba immaturità para-gliaiccesca.

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  142. Per quel che ho visto, Colonnello, Forrest Giamp© completamente annullato da Munoz. E non si è prodotto nemmeno nelle sue consuete e vili manatine in faccia, perché aveva paura di toccanne.

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  143. Deyna, Montolivo era in trance nel primo tempo, ma il migliore dei nostri, per poco che ci volesse, nel secondo, e se Di Natale non smarrona un suo bell'assist la partita è immeritatamente riaperta e allora noi ritroviamo animo e gli spagnoli, come succede in questi casi, vengono abbattuti dall'iniquità della sorte. Di stanchezza parlò anche Wenger in cronaca: in finale, però, non è una colpa così lorda, lo stesso Arsenio disse, a mio avviso ancora una volta a ragione, che la soffre di più chi ha speso più energie nervose per inaspettato raggiungimento e non ha esperienza di simili vertici. Quindi, se è vero che l'argomento della preparazione mirata per la finale, su cui Lud ci stuccò per settimane, si è ritorto contro lo Zaller, non mi sentirei di impugnarlo invece contro Prandelli come primario se non per il fatto che Prandelli non volle prendere in conto turn-over (cosa che spesso scontò anche in viola), salvo dover cambiar le carte in partita e non capirci più nulla. Continuo a ritenere che quella finale ci sia costata più che un Europeo: Prandelli ha ricominciato il girone di qualificazione per i Mondiali non dalla partita con la Germania ma da quella con la Croazia ed è un peccato. Ha preso paura di una grandezza imprevista e che, forse, non poteva gestire in tutte le sue implicazioni.

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  144. Il secondo post non merita commento Deyna, è uno sproloquio machista che farebbe inorridire anche Antoine. Preferisco parlare del primo, appena più interessante. Quindi il possesso palla, la ragnatela di passaggi, il gioco palla a terra è marchio di fabbrica della Spagna, unica nazionale al mondo che ha offerto per la prima volta il titicche titocche con costrutto. Proprio vero che i risultati di un quadriennio, per quanto straordinari fanno tendenza, moda, ma parlare d'innovazione con il possesso palla e i passaggi stretti palla a terra......Deyna puoi fare di meglio. E Prandelli ha provato a scopiazzarlo (che vuoi, tanto c'aveva i giocatori giusti....) così in bella posta con un Ctrl+C! Perché l'Italia ha giocatori con qualità simili a quelli della Spagna, o che, non avendoceli se non nel vecchiotto Pirlo e nel giovane Marchisio prova comunque a riprodurre un tipo di gioco senza averne le caratteristiche o il dna. Eppoi dovremmo parlare di calcio seriamente ?! Sorvolo sulla disfatta, sul fatto che non ci fosse moria di giocatori (4 infortunati e 3 non in condizione) che caxxo c'entra il preparatore lo sai solo tu, che caxxo c'entra l'errore tecnico è un'altra sciocchezza che non meriterebbe neanche un approfondimento, ma ormai sei infervorato con le tue smanie di fantasia latina e gioco senza riferimenti che a forza di scriverle ti sei convinto che siano vere. Gli errori strategici e tattici sono conclusioni, di nuovo, raffazzonate e grossolane, sepolte da migliaia di commenti e giudizi di chi con il calcio ci campa davvero. Non si possono fare disamine tecniche serie quando pur di parlare male di qualcuno (a torto oltretutto) si stravolge la realtà o si banalizzano certi risultati. Potrei (ma li avrai anche tu) farti rivedere i filmati del doppio impegno Italia-Spagna all'europeo e sarebbe facile farti capire le differenze fra le due partite, direi di un imbarazzante esaustività. Prima riguardale, dopo, se ne hai voglia, e se fai il bravo, si può pure parlare di tattica. Adesso (anche tu hai il tuo "periodo" sincronizzato eheheheheheh) sei troppo preso dal gioco a terra e fantasia latina, un po' come quando parli di Argentina o Brasile, ognuno c'ha le sue fisse, i suoi pallini, tu hai quelli. 

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  145. D'accordo su tutta la linea (non capita spesso) per l'ultimo post del Blimp colto da improvvisa e sensata ragionevolezza che non gli riconoscevo. Anche sulla confusione dei cambi del santo, che si ci sono stati, ma obbligati da quella scelta iniziale di schieramento che non poteva essere troppo diverso dato la posta in palio. Quando ne ha voglia........

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  146. Io nell'Europa anni 80 metterei PFAFF in porta, una difesa tutta italiana con BERGOMI, VIERCHOWOD, SCIREA e CABRINI (alternative Bossis, Pezzey, Stielike e Kaltz), a centrocampo TARDELLI, MATTHAEUS, ANTOGNONI e PLATINI (si', entrambi) e in attacco VAN BASTEN con accanto ROSSI (o Rummenigge o Butragueno).

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  147. Sudamerica anni '80: in difesa la coppia centrale EDINHO e PASSARELLA, a destra adatterei JUNIOR, a sinistra metterei BRANCO, a centrocampo CEREZO, FALCAO e SOCRATES e in attacco ZICO e MARADONA dietro HUGO SANCHEZ (considerando Sud e Centro America, altrimenti Careca o Valdano)

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  148. Europa anni '90: SCHMEICHEL in porta, difesa con THURAM, KOHLER, BARESI e MALDINI, a centrocampo DESAILLY protegge FIGO, ZIDANE e M. LAUDRUP, in attacco, accanto a BAGGIO, CANTONA o Shearer

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  149. Sudamerica anna 90.
    TAFFAREL in porta, difesa con CAFU, ALDAIR, MONTERO e ROBERTO CARLOS, a centrocampo DUNGA, REDONDO e FRANCESCOLI (volendo considerarlo di questo decennio e non del precedente), in attacco BATISTUTA, RONALDO e ROMARIO.
    Il "problema" e' dato dall'abbondanza in attacco, gia' i tre centravanti che ho messo insieme forse si pesterebbero i piedi, in piu' lascio fuori Edmundo e Rivaldo.

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  150. Negli anni 80 ho dimenticato Briegel e Brehme (e chissa' quanti altri), nei 90 preciso che il mio istinto mi avrebbe fatto inserire Rui Costa e non Laudrup, ma mi sembrava di essere troppo di parte.

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  151. Desailly era una bella dimenticanza, Rui Costa era da lasciare dimenticato, Antognoniforever.

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